(Rinnovabili.it) – Terrasubmersa, la missione archeologica condotta dall’Università di Ginevra (UNIGE) a bordo della MS Turanor PlanetSolar si è conclusa lo scorso venerdì dopo quasi un mese di viaggio nelle acque greche. L’obiettivo della spedizione era quello di esplorare i paesaggi preistorici che sono state sommersi dalle acque del golfo dell’Argolide e identificare tracce di attività umana. La speciale imbarcazione solare è stata ingaggiata non a caso nell’impresa, come racconta il capitano della nave, Gérard d’Aboville: “La spaziosa superficie vivibile del catamarano e la sua completa indipendenza energetica, così come il suo basso pescaggio e la grande maneggevolezza l’hanno reso una piattaforma di lavoro ottimale per i ricercatori”.
E ad ogni tappa del viaggio, la nave è stata accolta con entusiasmo dal pubblico e dalle autorità greche, dal ministro dell’ambiente alla moglie del premier, che sono salite a bordo. E mentre nave ed equipaggio si dirigono all’indirizzo di Venezia, dove getteranno l’ancora il prossimo 4 settembre, il team scientifico rivela i risultati preliminari della missione. La spedizione ha esplorato i paesaggi preistorici che sono state sommerse dalle acque del Golfo dell’Argolide riuscendo ad individuare e mappare tracce di attività umana. Alla fine dell’ultima era glaciale, circa 20.000 anni fa, il livello del mare era notevolmente inferiore a quello che è oggi e con la mappatura dei paesaggi che sono scomparsi sott’acqua, gli archeologi sperano di comprendere le dinamiche attraverso cui le zone costiere sono state popolate.