Piccole, sospese, luminose ma soprattutto simbolo di una ideale città fondata su innovazione, circolarità ed efficienza: sono le 405 casette del progetto Circular Evolution di Eni gas e luce, che in questi giorni è approdato nel grande giardino del MUSE, il Museo delle Scienze di Trento. Ideata dallo studio internazionale di architettura Mario Cucinella Architects in collaborazione con SOS – School of Sustainability, l’opera va oltre la semplice installazione artistica per riuscire parlare direttamente con i visitatori. Circular Evolutions nasce, infatti, dall’esigenza di mostrare come sia possibile collaborare e unire gli sforzi per creare un sistema efficiente, scalabile e diffuso sul territorio.
Si tratta di una esposizione in cui ogni singola unità rappresenta un laboratorio continuo di scelte che possono contribuire ad aumentare la consapevolezza energetica. Queste casette, illuminate da luci LED, raccontano il concetto di abitazione “virtuosa” e di prodotti innovativi per l’efficienza energetica, ampliandone il significato in senso collaborativo: da più case si può creare un quartiere, da più quartieri una città fin a raggiungere le dimensioni nazionali.
Circular Evolutions parte dal micro, ossia dall’azione virtuosa del singolo all’interno della propria casa e nei confronti dell’ambiente, e arriva al macro, dove genera effetti positivi creando nuove sinergie con le aziende per le città, i territori, le risorse idriche, forestali e agricole.
L’opera si inserisce nella più ampia iniziativa di collaborazione avviata tra Eni e MUSE sul tema dell’economia circolare. E proprio da questo concetto, oggi nuovo paradigma di crescita per Italia ed Europa, prendono vita le centinaia di casette Eni gas e luce. La nuova installazione diffusa è stata creata, infatti, recuperando e rilanciando la SmarTown realizzata nel 2018 nell’Orto Botanico di Brera a Milano in occasione del Fuorisalone.
Non solo. L’utilizzo intelligente delle risorse, energia in primis, è uno dei principi della circular economy e in questo caso anche una delle chiavi di lettura del progetto.
L’individuo, consapevole e responsabilizzato, è il principale attore del cambiamento, mentre la città si trasforma in un vero e proprio ecosistema formato da differenti livelli di comunicazione e da un ritrovato rapporto simbiotico con gli elementi naturali che la circondano. Nasce così uno scenario dove i concetti dell’economia circolare vengono applicati dalle persone, nei loro gesti quotidiani, e dalle aziende, nelle loro strategie, dando così impulso a un nuovo sistema di sviluppo e crescita sostenibile.
D’altra parte l’impegno ad utilizzare con intelligenza l’energia, consumando il giusto ed evitando gli sprechi è alla base del messaggio che Eni gas e luce vuole trasmettere ai propri clienti sia livello comunicativo che pratico. Per questo motivo l’azienda ha realizzato in Italia cinque Flagship Store – a Milano, Bologna, Vicenza, Padova e Treviso – e una rete di 150 Energy Store in grado di offrire una consulenza professionale personalizzata su prodotti e servizi orientati all’efficienza energetica, come ad esempio CappottoMio o la guida intelligente Genius.
La scelta del Museo di Trento come nuova sede delle casette Eni gas e luce (rimarranno in mostra fino a marzo 2020) non è casuale. Il progetto MUSE è nato agli inizi degli anni 2000 e fin da subito ha legato alla circolarità parte del suo spirito, essendo stato realizzato dell’area di riqualificazione urbana del Quartiere Le Albere.
Un’attenzione alla sostenibilità e alla comunicazione della stessa, condivisa da Eni che ha stretto quest’anno una partnership con il Museo finalizzata a raccontare i traguardi legati all’innovazione tecnologica e alla realizzazione del nuovo modello di economia circolare.