L’arrivo a Pavia del Treno Verde di Legambiente riapre il dibattito sulla mobilità sostenibile. Presentato il progetto di una ciclabile da 136 km
(Rinnovabili.it) – Il Treno Verde di Legambiente fa tappa a Pavia, seconda mèta della campagna di monitoraggio promossa dall’associazione del cigno verde insieme alle Ferrovie dello Stato. Si fermerà qui fino a venerdì, una occasione per riaccendere il discorso su inquinamento e mobilità nuova, organizzando una gara di “sostenibilità” – il Trofeo Tartaruga – che ha coinvolto anche il sindaco e due assessori. Il trofeo mette in competizione i vari mezzi di trasporto per scoprire il modo più veloce, economico e meno inquinante per muoversi in città. Questa volta ha vinto la bicicletta, battendo autobus e automobile su un percorso di 2,5 km.
«Per quel che riguarda la mobilità urbana a Pavia – scrive Legambiente nella sua nota conclusiva – si può comunque fare di più, così come evidenziato anche dai dati raccolti nella ventiduesima edizione del rapporto “Ecosistema Urbano”».
La città è al 63° posto fra le 104 analizzate. A Pavia sono 29.50 i chilometri totali di piste ciclabili (escluse le reti ciclabili nelle aree verdi), contro i 200 chilometri di Reggio Emilia, prima classificata in Italia, mentre di l’indice di ciclabilità (calcolato da 0 a 100 valutando i seguenti indicatori: presenza biciplan, ufficio biciclette, segnaletica direzionale, cicloparcheggi di interscambio, bicistazione, contrasto furti, bike-sharing) è 9,21 metri quadrati equivalenti ogni 100 abitanti, rispetto alla prima classificata Mantova 70,54 (mq_eq/100ab). L’estensione pro capite della superficie stradale pedonalizzata, soli 0,32 metri quadrati per abitante contro una media nazionale di 0,4. L’incidentalità stradale, invece, sale a 2,09 vittime ogni 100.000 abitanti, quando nella passata edizione del dossier di Legambiente era di sole 0,29.
Nell’ottica di migliorare le performance, la provincia di Pavia ha in cantiere il progetto Via col VenTo, una pista ciclabile che si snoderà lungo gli affluenti del Po, in direzione nord-sud e che dovrebbe incrociare l’itinerario VenTo (Venezia – Torino). Si tratta di 136 chilometri di ciclovie che collegheranno l’Oltrepo alla Lomellina, con l’obiettivo di migliorare il turismo lento e sostenibile.