È iniziato il crowdfunding per quattro progetti nati all’interno dell’ateneo di Milano-Bicocca. Rigenerazione sociale urbana, lotta alla crisi climatica, purificazione gli scarichi industriali dall’anidride carbonica, blockchain del materiale legnoso. Quattro progetti con un denominatore comune: la sostenibilità
È iniziata la raccolta fondi dei quattro team selezionati dal programma Bicocca Università del Crowdfunding. I progetti selezionati sono L’ABC del Quartiere, The Green Escape, PoreUp e Truciolo-Energia eco-sostenibile dagli alberi.
Rigenerazione sociale urbana
L’ABC del Quartiere è un progetto interamente al femminile per avviare un doposcuola in zona San Siro, a Milano, per aiutare nello studio bambini e ragazzi dai 5 ai 14 anni e favorire la coesione sociale nel quartiere.
Il titolo rimanda all’altro elemento del progetto, la bici, come spiega la team leader Rebecca Coacci, ex-studentessa di Milano-Bicocca: «L’ABC del Quartiere è un progetto di rigenerazione sociale urbana che nasce a partire dalle risorse già presenti sul territorio di San Siro.
Vogliamo valorizzare la dimensione del cortile come spazio di socializzazione: è un luogo che quotidianamente genera un forte senso di appartenenza e una comunità di vicinato molto coesa.
Le attività proposte dagli educatori e dalle educatrici, a bordo della bici cargo, raggiungeranno una parte consistente dei bambini e delle bambine che, come emerso dall’analisi del contesto, non hanno la possibilità di frequentare un doposcuola».
L’obiettivo economico di 10mila euro servirà per l’acquisto e l’allestimento della bici cargo. Una volta raggiunti i 5mila euro, la Fondazione di Comunità Milano coprirà la parte restante.
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La sfida da vincere? La sostenibilità
Nell’area nord di Milano sorgerà The Green Escape dedicata alla sostenibilità, con l’obiettivo di coinvolgere e trasmettere conoscenze ai giovanissimi frequentatori di The Green Escape per far sì che diventino testimoni di buone pratiche all’interno della loro famiglia.
Riccardo Lucentini, ex-studente dell’ateneo e leader del team di progetto formato da ex-studenti del Master in Comunicazione della Scienza in Bicocca ne illustra i contenuti: «La crisi climatica è la sfida da vincere ed è fondamentale che le nuove generazioni siano pronte a mettersi in gioco.
Con The Green Escape vogliamo diffondere la cultura della sostenibilità a ragazzi e ragazze tra i 9 e 12 anni. Lo faremo con un’escape room, un’avventura dove i partecipanti impareranno giocando».
L’obiettivo del crowdfunding è di 10mila euro. L’azienda speciale consortile Csbno-Culture Socialità Biblioteche Network Operativo copre il costo dell’allestimento dello spazio in cui far sorgere The Green Escape.
La Fondazione Comunitaria Nord Milano sosterrà il progetto al raggiungimento del 50% del target.
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Un progetto che vale per due
Un progetto con due obiettivi. PoreUp punta a ridurre i rifiuti attraverso il riutilizzo della plastica, e a ricavarne un materiale nano-poroso in grado di purificare i gas di scarico industriali dall’anidride carbonica.
Il team leader Jacopo Perego, assegnista di ricerca in Scienza dei Materiali spiega concretamente come realizzare il progetto: «L’idea si basa sulla possibilità di trasformare diversi tipi di materie plastiche in materiali ad alta tecnologia contenenti delle cavità di dimensioni piccolissime capaci di intrappolare al loro interno l’anidride carbonica.
Il progetto PoreUp viene sviluppato da un team internazionale di giovani ricercatori, dottorandi e laureati in Scienza dei Materiali dell’Università di Milano-Bicocca».
Anche PoreUp punta a raccogliere 10mila euro. Al traguardo dei 5mila euro scatterà il sostegno di Corepla, il consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, partner storico del programma di crowdfunding di Milano-Bicocca che vede in questo progetto un’interessante opportunità di valorizzazione del polistirolo espanso riciclato.
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Blockchain del materiale legnoso
Il nome del progetto Truciolo – Energia eco-sostenibile dagli alberi si riferisce sia al materiale tracciato – i trucioli del legno – sia al termine inglese tru(e), vero – in quanto i dati elaborati sono veritieri.
Truciolo traccia la “storia” del materiale legnoso impiegato nelle centrali a biomasse e mette a disposizione di tutti dei dati certificati e non alterabili.
«L’obiettivo del progetto Truciolo – spiega Alberto Leporati, docente di Informatica dell’Università di Milano-Bicocca – è realizzare una blockchain che consenta di memorizzare in maniera sicura e inalterabile informazioni relative alla provenienza e alla tipologia di materiale legnoso da utilizzare in centrali a biomassa.
Queste informazioni saranno consultabili da tutti, tramite un sito web, usando il proprio PC, tablet, o smartphone. Sarà così possibile verificare che il materiale legnoso utilizzato arriva da fonti legittime, non contiene contaminanti ed è stato lavorato correttamente».
L’obiettivo economico di Truciolo sono 6.700 euro. Raggiunto il 50% del target è previsto il co-finanziamento di Sorgenia, azienda che opera nel mercato libero dell’energia e che ha tra i propri asset alcune centrali a biomasse.
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