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Mare Monstrum: in Sicilia oltre 3mila reati in un anno

La storica imbarcazione ambientalista di Legambiente arriva in Sicilia: tappe a Favignana, Ustica e Barcellona Pozzo di Gotto contro inquinamento, speculazioni edilizie, cattiva gestione delle coste

goletta verde 2016

 

Pesca di frodo, cemento illegale, inquinamento: sono oltre tremila i reati a danno del mare accertati dalle forze dell’ordine nel corso del 2015 lungo le coste della Sicilia, praticamente 8,2 infrazioni al giorno, due reati per ogni chilometro di costa, il 16,4% dei reati registrati in Italia. Numeri da capogiro che piazzano la Sicilia al secondo posto in Italia nella poco lusinghiera classifica del dossier Mare Monstrum di Legambiente. A far peggio solo la Campania. Le due regioni, da sole, rappresentano un terzo di tutti i reati accertati nella Penisola. A fare da contraltare però ci sono le anche buone notizie: i comportamenti virtuosi, i provvedimenti e i sempre maggiori controlli che si stanno mettendo in campo. A partire dalle esperienze delle Aree marine protette, veri baluardi della difesa del mare e delle coste di questa terra, che in questi anni hanno saputo coniugare opere di difesa e tutela con azioni di valorizzazione e promozione turistica, sempre più rispettosa dell’ambiente e dello sviluppo del territorio.

Proprio dall’area marina delle Isole Egadi e da Favignana, dove sta facendo tappa la Goletta Verde la storica imbarcazione ambientalista a tutela del mare e delle coste italiane, Legambiente rilancia la necessità di dare sempre maggiore peso e moltiplicare queste esperienze.

 

“Le infrazioni ai danni del mare registrate in Sicilia nel corso del 2015 sono impressionanti: 3021 reati, 3257 persone arrestate e denunciate e 482 sequestri – spiega Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia -. Numeri da capogiro che ci raccontano però anche quanto sia stato straordinario il lavoro svolto da forze dell’ordine, Capitanerie e procure nell’ultimo anno contro chi continua a depredare il nostro territorio.

 

A fare la parte del leone, secondo i dati del dossier di Legambiente, è il settore della pesca di frodo dove si contano addirittura 1529 infrazioni accertate, 1553 persone denunciate e 180 sequestri: numeri da record che fanno balzare la Sicilia al primo posto in questa classifica, così come in quella per quantità di prodotti ittici sequestrati (587.546 chilogrammi). Seguono i reati legati alla navigazione fuorilegge (578 infrazioni, 581 persone denunciate); ma a preoccupare sono anche i reati legati al ciclo del cemento, con 462 infrazioni accertate, 505 persone denunciate e 115 sequestri; e alla cattiva depurazione e agli scarichi selvaggi che sono state 452 (con 638 persone denunciate e 175 sequestri).

 

“Abbiamo vinto tante battaglie contro gli oltraggi al nostro prezioso patrimonio ambientale, a partire dalla nuova legge sugli ecoreati, ma molto resta ancora da fare come dimostrano oggi i nostri dati, sia contro il cemento e gli abusi edilizi che rovinano irreparabilmente la bellezza delle nostre coste che contro gli scarichi e le sostanze inquinanti che in mare vengono sversate ogni giorno – continua Zuma.  – Occorre sempre più rafforzare i controlli, punire di oltraggia il mare, ma anche rafforzare gli straordinari esempi di tutela, come le Aree marine protette  della nostra Isola”.