“Non c’è più tempo. Noi siamo per la comunità”. Con queste parole 113 giovani studenti hanno mandato un video appello al nuovo esecutivo italiano e in particolare a Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. La richiesta? Che sia ascoltata la loro voce e sia riconosciuto il loro impegno per il raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. I ragazzi sono gli stessi che hanno partecipato lo scorso aprile agli Stati Generali dell’Ambiente dei Giovani, in rappresentanza di tutte le scuole secondarie di secondo grado d’Italia.
L’evento è un’iniziativa di dialogo e partecipazione attiva degli studenti, promossa da Earth Day Italia, insieme al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. È un evento di taglio istituzionale che si svolge ogni anno il 22 aprile all’interno del Villaggio per la Terra in occasione del Festival dell’Educazione alla Sostenibilità, che coinvolge tutte le componenti educative (studenti, insegnati, educatori) e produce contenuti di alto valore semantico. Lo scorso anno l’appello dei giovani è stato portato ai sette Ministri dell’Ambiente del G7. Quest’anno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, rivolgono il loro messaggio al Governo appena insediatosi.
Le nuove generazioni invocano un cambiamento radicale degli stili di vita così dannosi per il nostro Pianeta e chiedono di essere parte delle grandi sfide ambientali che condizioneranno il loro futuro. La scarsità di risorse e la sempre maggiore disuguaglianza economica favoriscono in tutto il mondo lo scontro, sia interno che esterno ai Paesi. L’Italia sta vivendo un periodo di grande trasformazione, che in parte entusiasma ed in parte preoccupa. Le tensioni aumentano, ma i giovani degli Stati Generali dell’Ambiente indicano la strada: “Resilienza, impegno e mentalità”. Sono queste le tre parole chiave che sintetizzano i messaggi del cambiamento emersi dalle loro riflessioni: “riconsidera le tue priorità”; “sfida individuale, guadagno globale”; “la pace è non aver paura di dire chi sono e cosa penso”, “non c’è più tempo, noi siamo per la comunità “
“Ciò che emerge dagli Stati Generali è il desiderio dei giovani ad impegnarsi e ad essere coinvolti nelle decisioni che riguardano la loro vita. Il loro è il grido di chi vuole essere sia arte che parte – dichiara Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia -. Quasi un giovane su cinque in Italia, nella fascia tra 15 e 24 anni, non ha un lavoro né è impegnato in un percorso di studi o di formazione. Si tratta dei cosiddetti Neet (Not in Education, Employment or Training) e il nostro Paese “vanta” uno dei tassi più alti d’Europa: 19,9% contro una media nel Continente dell’11,5%. Il dato – conclude Sassi, ci racconta che occorre recuperare la speranza di questi ragazzi, senza cui non c’è futuro. Il loro appello è un grido di partecipazione importante che dobbiamo accogliere”.