Mancano ormai poche ore al fischio d’inizio che domani sera darà il via agli Europei di calcio 2012. Accanto all’entusiasmo dei tifosi potrà finalmente unirsi anche il coro di coloro che, pur amando lo sport, temono eventi di questo calibro per il notevole impatto ambientale delle strutture e per il notevole dispendio di risorse economiche ed energetiche. Il grande evento che metterà al centro dell’attenzione Polonia ed Ucraina porterà con se anche alcune importanti attenzioni a livello ambientale, nella speranza di ridurre o per lo meno limitare, l’impatto di questi grandi eventi prima, durante e dopo il loro svolgimento.
Proprio per il loro passato poco attento all’efficienza energetica ed alla sostenibilità, i riflettori puntati su Polonia ed Ucraina e i notevoli finanziamenti arrivati per gli Europei, hanno permesso alle due nazioni l’avvio di numerose iniziative di riqualificazione, partendo dal settore dei trasporti, fino ad arrivare al problema della scarsa qualità ed efficienza delle strutture edilizie. Sulla scia dell’entusiasmo portato da questa “rivoluzione green”, Polonia ed Ucraina hanno aderito alla Settimana Europea della Sostenibilità che, a cavallo degli Europei 2012 ovvero durante il periodo di massima attenzione mediatica, impegnerà le due nazioni in svariate ed importanti iniziative di promozione dell’efficienza energetica e dell’energia sostenibile.
LE ARENE GREEN
Pensando agli Europei di calcio è inevitabile pensare prima di tutto agli stadi che ospiteranno le nazionali durante il mese di giugno e che, con la loro affascinante e notevole mole, non passano certo inosservati. Otto stadi in totale equamente divisi tra Ucraina e Polonia, sono stati rimessi a nuovo per essere in grado di accogliere i numerosi visitatori previsti per l’evento, otto grandi trasformazioni che, grazie ai finanziamenti della UEFA, cercheranno di integrare alle strutture ultramoderne alcune attenzioni “ecosostenibili”.
Il primo importante passo verso la maggiore efficienza è stata la sostituzione di buona parte degli elementi illuminanti, dentro e fuori dallo stadio, con apparecchi al LED, riducendo considerevolmente i consumi energetici. Materiali ultramoderni ecocompatibili, sistemi di raccolta dell’acqua piovana e coperture ultraleggere completano il quadro, alleggerendo l’impatto da queste incredibili maxi strutture. Anche la Mobilità ha svolto un ruolo importante nelle scelte intraprese per gli europei 2012, trasformando notevolmente la viabilità cittadina grazie all’incrementazione del trasporto pubblico, sia stradale che fluviale: un punto di grande importanza anche per il futuro post-europei delle due nazioni.
POLONIA – Gli Europei 2012 partiranno dal National Stadium di Varsavia, rimesso a nuovo dagli architetti della gmp Architekture che grazie all’utilizzo di 1.700 lampade al LED, hanno trasformato la facciata in una sorta di maxischermo illuminato in bianco e rosso, secondo i colori della nazionale polacca. Gli azzurri giocheranno la loro prima partita nell’Arena PGE di Danzica, riprogettata dagli architetti della RKW e costato complessivamente 165 mln di euro. Ciò che rende speciale questa struttura è il rivestimento esterno, composto da 18.000 piastre in policarbonato ambrato, quale simbolo della materia prima estratta lungo le coste balcaniche. Efficienza energetica e risparmio idrico per lo Stadio Comunale di Poznan (Miejski Municipal Stadium), ristrutturato in soli 21 mesi da Modern Construction Design e destinato ad accogliere circa 43.000 spettatori. La struttura, costata complessivamente 180 mln di euro è infatti dotata di due grandi cisterne sotterranee per la raccolta dell’acqua piovana che permettono l’irrigazione del prato senza spreco di ulteriori risorse.
UCRAINA – Sarà l’Ucraina ad ospitare le finali nello Stadio Olimpico di Kiev, riqualificato da gmp Archiutekture, sarà in grado di tenere accogliere fino a 66 mila spettatori. Grazie alle 33.000 lampade al LED sarà in grado di risparmiare energia, ricreando nello stesso tempo spettacolari scenografie. L’altra costruzione che ospiterà le finali sarà la Donbas Arena di Donetsk, costato circa 320 mln di euro e riqualificato da ARUP, lo stesso team che si prese l’incarico del progetto per la Allianz Arena di Monaco.
Dimensioni leggermente più contenute per lo Stadio Metalist di Kharkiv e per l’Arena Lviv di Leopoli, entrambi riqualificati grazie alla sostituzione totale delle vecchie lampade con elementi a LED, all’inserimento di un sistema di riscaldamento a pavimento e grazie alla creazione di un sistema di un innovativo sistema di copertura.
INDOSSARE LA SOSTENIBILITA’
Non solo gli stadi si tingeranno di verde, ma anche l’attrezzatura tecnica in dotazione ai calciatori. grazie ad un particolare processo infatti, le maglie dei calciatori di Francia, Portogallo, Olanda, Polonia e Croazia, saranno realizzate con una media del 99% di PET riciclato, sempre nel rispetto dei requisiti tecnici richiesti per questo tipo di attività fisica. Con 13 bottiglie di plastica sarà possibile realizzare un kit da gara. Tuttavia l’entusiasmo iniziale comunicato dalla celebre multinazionale incaricata di produrre le attrezzature, è recentemente stato spezzato da una ricerca condotta dall’organizzazione europea dei consumatori (Beuc) che, durante un test condotto su 9 differenti maglie, ha comunicato di aver trovato “livelli allarmanti di sostanze chimiche”. Si parla addirittura di piombo per le maglie di Italia, Spagna, Germania, Ucraina, Russia e Francia, mentre Portogallo e Olanda giocherebbero con maglie contenti del nichel, inoltre il nonilfenolo vietato nelle acque reflue a causa del suo effetto dannoso per l’ambiente e pericoloso per il sistema endocrino, è stato trovato nelle maglie di Spagna e Italia. La stessa Beuc ha inoltre allarmato anche i consumatori, avvertendo del superamento dei limiti legali di un composto a base di stagno, all’interno delle maglie per il pubblico.