Questa mattina a Roma il Forum convocato dal MATTM finalizzato a raccogliere idee e proposte d’eccellenza con le quali l’Italia si presenterà a Rio de Janeiro
Ad aprire i lavori il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, per il quale la definizione di regole e obiettivi comuni verso una crescita che non comprometta la sicurezza ambientale del pianeta è un processo non solo necessario, ma anche strettamente legato alla crescita che interessa il nostro Paese. “Da Rio – ha detto Clini – ci aspettiamo la messa a punto di un framework che definisca le linee con cui la comunità mondiale possa orientarsi e nel quale l’Europa avrà un ruolo cruciale”. Il processo di preparazione della Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile sta entrando nella sua fase negoziale. L’Italia intende parteciparvi con una presenza d’eccellenza e con best practice da mettere al servizio della comunità globale, che possano stimolare uno scambio attivo tra i vari interlocutori. Come spiegato dal Vice presidente del Comitato Preparatorio ONU per Rio+20, Paolo Soprano, la Conferenza di Rio verterà, da una parte, a valutare i cambiamenti economici degli assets del mercato globale, dall’altra, a capire come sia possibile assicurare un quadro istituzionale internazionale capace di supportare questi cambiamenti. Se vent’anni fa, infatti, il problema era riuscire a limitare l’impatto della crescita economica, oggi è necessario assicurare continuità allo sviluppo del pianeta con risorse limitate. Per l’Italia tutto ciò rappresenta una grande opportunità, non solo per la definizione di un piano nazionale che è insieme un impegno e un’occasione, ma anche per il raggiungimento di obiettivi specifici, come la qualità dell’aria, l’efficienza energetica degli edifice e la riduzione delle emissioni.
Da Stoccolma a Johannesburg di passi ne sono stati fatti tanti e forse oggi è il caso di concretizzarli. In quarant’anni, infatti, la crescita degli accordi multilaterali, internazionali e regionali volti a tutelare in modo deciso l’ambiente e le sue risorse è stata rapida e sostanziale. Ogni sforzo sarebbe stato vano se lo sviluppo sostenibile non fosse stato affiancato dalla partecipazione di tutti i settori della società civile, gruppi a cui si chiede di partecipare in modo attivo non solo alla definizione dei contenuti della Conferenza, ma anche all’attuazione dei suoi risultati.