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La “fotosintesi fotovoltaica” in mostra al Salone del Mobile

(Rinnovabili.it) – In occasione del prossimo Salone del Mobile di Milano la società Panasonic presenterà una delle sue ultime innovative ricerche condotte nel campo della sostenibilità ed incentrate sull’integrazione della tecnologia nella vita di tutti i giorni per generare, accumulare, risparmiare e gestire l’energia. Si tratta di “Photosynthesis”  una creazione del giovane architetto giapponese Akihisa Hirata, che trasforma il tema della fotosintesi clorofilliana, in un oggetto di design per la produzione energetica.

Il gravoso problema della progressiva riduzione delle risorse fossili a cui siamo eccessivamente dipendenti, ha spinto numerose aziende tra le quali Panasonic, ad investire nel settore della ricerca e dell’innovazione, portando la conoscenza tecnologica verso importanti risultati completamente indirizzati alla riduzione del nostro impatto ambientale assicurando, nello stesso tempo, un elevata qualità della vita. Con l’installazione “Photosynthesis”, che verrà presentata lunedì 16 aprile presso l’Università degli Studi di Milano, la società vorrebbe trasferire al pubblico gli ottimi risultati ai quali è giunta, mostrando una realizzazione che integra comfort e sostenibilità.

Come evocato dallo stesso nome dell’opera, il progetto dell’architetto giapponese, proporrà una rivisitazione in chiave tecnologica del concetto naturale di fotosintesi, paragonando il ciclo ecologico ad un ciclo energetico partendo dalla generazione energetica (tramite pannelli fotovoltaici), passando allo stoccaggio di energia (tramite batterie di accumulatori), per arrivare al risparmio energetico (attraverso LED e organic LED), il tutto gestito e controllato da un sistema centrale.

“Photosynthesis è un ecosistema in miniatura”-  spiega Hirata -“e può ispirare  un futuro artificiale in completa armonia con l’ordine naturale del pianeta, con edifici e città che divengono parte integrante della biosfera”.

Per sviluppare il progetto l’architetto Akihisa Hirata si è ispirato alla relazione naturale che esiste tra foglie, fiori, e frutto, un ecosistema perfetto alimentato dalla luce, senza sprechi ne dispersioni. Affidandosi a questo sistema naturale, l’architetto ha volutamente trasferito il concetto alla scala “umana”, creando cioè una visione nuova di edifici e città in armonia con la natura ed assicurando un futuro sostenibile. Attraverso il progetto Photosynthesis è quindi possibile sperimentare questa relazione percorrendo gli storici spazi che ospitano l’installazione.

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