Rinnovabili

La casa di Leonardo diventa un museo multimediale e verde

Forse Leonardo l’avrebbe voluta proprio così la sua casa natia, costruita seguendo le ultime tecnologie, multimediale e verde, autosufficiente dal punto di vista energetico. Quella che il Comune di Vinci ha inaugurato oggi, con giustificato orgoglio, diventa un museo fuori dai vecchi canoni, realizzato per attirare soprattutto i più giovani; una struttura attiva, che stimola la curiosità, interattiva e innovativa. Al centro ci sarà il visitatore, che diventa lui stesso l‘uomo vitruviano.

“Vinci e la sua storia – ha affermato il presidente Enrico Rossi intervenuto oggi ad Anchiano al taglio del nastro della casa natale di Leonardo che forma con il vicino museo un vero e proprio sistema – sono la concreta dimostrazione che i parchi tematici sono in Toscana i nostri paesaggi, la nostra bellezza. Che esiste grazie al lavoro dei contadini che l’hanno costruita, e al genio di tanti suoi figli illustri come Leonardo. Abbiamo le basi – ha proseguito – per dare le risposte di alto profilo alla sfida della competitività a livello mondiale. E il nostro patrimonio culturale, fatto di storia ma anche di studio e ricerca nelle nostre università, nella nostra industria, può a buon titolo essere considerato una risorsa strategica per l’oggi e per il futuro. Lavoro e coscienza della nostra storia sono davvero i valori toscani su cui fondiamo la nostra cultura che al centro mette sempre l’uomo”.

“Si tratta di un intervento atteso, che arricchisce enormemente il territorio –ha aggiunto l’assessore regionale alla cultura e al turismo Cristina Scaletti -. Un altro tassello nella costruzione del percorso delle eccellenza toscane, per un turismo di qualità, legato alla cultura che diventa sempre più perno della nostra economia senza mai perdere il suo significato di civiltà e valore della coscienza collettiva e individuale. Abbiamo voluto far tornare Leonardo a casa. Il suo genio è patrimonio dell’umanità, ma la sua terra d’origine è la Toscana, è Vinci. E per orgoglio e per dovere dobbiamo valorizzarlo al massimo”.

E’ un ologramma di Leonardo ad accogliere i visitatori e ad invitarli ad entrare. Sulle pareti sono proiettati i suoi più grandi capolavori, che potranno essere toccati e ingranditi nei particolari. Il progetto di recupero aveva da un lato l’idea della conservazione della Casa Natale di Leonardo come “museo di se stessa”, senza alterarne le caratteristiche architettoniche e l’immagine oramai consolidata; dall’altro la necessità di adeguare la struttura alle più recenti modalità di fruizione, rendendo il complesso autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie all’impiego di moderne tecnologie rinnovabili ed ecosostenibili.

Il Comune, ha ricordato il sindaco Dario Parrini,  ha effettuato un restauro conservativo e ha predisposto l’adiacente “casa del custode” per le funzioni di servizio della casa natale (biglietteria,bookshop,servizi igienici,etc) mentre il resede antistante ha subito una risistemazione attraverso il rimodellamento dei dislivelli esistenti e la ripavimentazione uniforme. Si tratta del più importante intervento conservativo da sessanta anni a questa parte, quando a Vinci nel 1952 vennero il presidente della Repubblica Luigi Einaudi e il presidente del consiglio Alcide De Gasperi in occasione del 5° centenario della nascita del grande artista. L’investimento complessivo degli interventi effettuati  nel 1952 nel ammonta a oltre 830mila euro, di cui 320mila versati dalla Regione attraverso i fondi FAS.

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