Rinnovabili

La carica delle 101 CER a Expo Consumatori

Expo Consumatori 4.0

I disastri ambientali quasi quotidiani, le ripercussioni sulla catena produttiva alimentare e industriale, le nuove povertà e il forte incremento di diseguaglianza socio/economica sempre più diffusa ci inducono a mobilitarci e creare un nuovo modello per crescere nel quale possano coesistere crescita, benessere e rispetto dell’ambiente.

Le Comunità energetiche (35 OPERATIVE, 41 IN PROGETTO E 24 IN COSTITUZIONE), 100 più 1 la nostra – cioè quella che noi tutti vorremmo fare ma ancora non abbiamo fatto, la numero 101 per una simbolica carica verso il futuro – sono il frutto naturale della crescita felice. Sono un luogo dove diversi soggetti (imprese, cittadini consumatori e pubbliche amministrazioni) si mettono insieme per condividere la produzione e l’utilizzo di energia rinnovabile autoprodotta.

Si tratta di un fenomeno in espansione e che riesce a contribuire ad un nuovo modello per crescere rispettoso dell’ambiente. Al momento le comunità sono ancora piccole e poche ma è importante che venga stimolato il loro sviluppo e la loro crescita. Nascono in Germania con l’idea di autonomia energetica ed energia a km 0.

L’Italia ha raggiunto 1 milione di allacci di impianti fotovoltaici alla rete di distribuzione da parte di cittadini. Siamo in una fase di transizione nella quale il numero di cittadini che autoproducono, sta crescendo. E’ previsto un incremento del fotovoltaico, ma è fondamentale snellire la burocrazia per ottenere le autorizzazioni per la costruzione di questi impianti.

L’autoproduzione rappresenta uno strumento importante di mobilitazione dei cittadini dal basso per ottenere energia sostenibile e l’unico modo per ottenere i finanziamenti.

Le tecnologie nel mondo delle rinnovabili sono tantissime. La rivoluzione dell’energia interpreta in maniera concreta la transizione verso un modello energetico diverso e basato sull’autoconsumo. Il consumatore ha una grande responsabilità nella produzione di energia, cosa che non aveva negli anni scorsi. Esiste in questo momento una responsabilità sociale.

I territori nelle comunità energetiche vengono rigenerati e valorizzati anche dal punto di vista economico, è importante continuare a fare informazione, soprattutto corretta informazione e fare promesse che possano essere mantenute. Ne abbiamo parlato nel convegno Autoconsumo e comunità energetiche: reti distribuite e transizione sostenibile dello scorso 30 novembre al CNEL moderato da Fausta Chiesa, giornalista del Corriere della Sera, a cui hanno partecipato:

Alberto Biancardi – Direttore studi, monitoraggio e relazioni internazionali

Sara Capuzzo – Presidente èNostra

Livio De Santoli – Presidente Coordinamento Free

Leonardo D’Acquisto – Responsabile Relazioni Esterne Italgas

Ovidio Marzaioli -Vicesegretario Generale Movimento Consumatori

Simone Mori – Direttore Europe del Gruppo ENEL

Michele Pizzolato – Head of Regulatory Affairs Eni Plenitude Spa

Nel corso di questo incontro si è levato il grido d’allarme di Assoutenti che lamenta il grave ritardo nelle opere di transizione energetiche e si chiede quali siano gli ostacoli che bloccano la possibilità dei cittadini di dotarsi di forme di energia autonome non dipendenti dal fossile e come rimuoverli.

Assoutenti propone un patto tra i produttori di energia dalle big del mercato a la più piccola CER: realizzare una transizione dolce tra energia centralizzata e sistema di energia distribuito è l’obiettivo, in quella occasione il presidente Furio Truzzi  ha nuovamente ribadito l’importanza di una riforma sistemica nel settore energetico del nostro paese partendo dalla separazione tra reti, produzione e vendita di energia.

 Ci si è anche interrogati sulle iniziative da intraprendere perchè dal punto di vista normativo le CER vengano ulteriormente promosse e aiutate a crescere, riportiamo una serie di “appunti” tra proposte, temi e interrogativi a cui ognuno può aggiungere i suoi e proporli a Vita Verde / Rinnovabili.it:

1. Decarbonizzazione= non sufficiente investimento in grandi impianti. Bisogna coinvolgere anche le risorse territoriali. È necessario farle funzionare.

2. CER importanti perché raggiungono dimensioni collettive e max possibilità di utilizzo risorse.

3. Risparmio energetico

4. CER fanno cultura del territorio, avvicinamento dei cittadini alla produzione e cultura dell’energia, i soggetti partecipanti entreranno nel circo del mondo dell’energia (vendita, produzione, scambio di energia).

Le CER hanno alcuni strumenti abilitanti: riconoscimento investimenti economici, pnrr 2 miliardi che dedica a questa materia pnrr, incentivazione all’investimento.

Vincoli:

1. Limite 1 megawatt

2. Perimetro Cabina primaria

3. Tema della partecipazione e del tipo di partecipazione anche delle imprese energetiche.

4. Consumo collettivo strumento essenziale che richiede collaborazione con le istituzioni per far funzionare questo strumento.

Consultazione Arera:

1. Ruolo degli operatori che vendono energia. Ruolo di referente= produttore che può essere esterno alla comunità.

2. Rendere pubblici perimetri della cabina primaria.

3. Tema dello scorporo in bolletta.

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