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In Sardegna il mare più bello, la guida di Legambiente e Touring club

guida di Legambiente e Touring club

di Tommaso Tetro

Pubblicate le vele della classifica Mare più bello 2021

(Rinnovabili.it) – E’ in Sardegna il mare più bello di quest’estate. Anche se ha dovuto fare i conti con la Toscana che si fa vedere negli specchietti. L’isola riceve infatti il maggiore numero di vele nella classifica della guida ‘Mare più bello’ di Legambiente e Touring club, presentata oggi nel corso di un evento on-line. Altri importanti riconoscimenti vanno anche alla Puglia, alla Campania e alla Sicilia.

Tra le 45 zone balneari raccolte nella guida – spiega Legambiente – ci sono luoghi famosi in tutto il mondo come le cinque terre o la costiera amalfitana. Nel complesso sono 98 i comprensori turistici messi in classifica da Legambiente e Touring club Italiano e valutati in base ai dati sulla gestione dei servizi da parte delle amministrazioni locali e la qualità del territorio. Il giudizio attribuito a ciascun comprensorio va dalle cinque vele assegnate ai migliori fino a una vela per i territori che comunque raggiungono la sufficienza dei voti. I parametri sono divisi in due principali categorie: qualità ambientale e qualità dei servizi ricettivi. Attenzione specifica è stata anche data alle attività sostenibili ed ecologiche.

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I comprensori a cinque vele, il massimo del punteggio, sono in Sardegna dove se ne trovano sei: le terre della Baronia di Posada, la Gallura costiera nel nord-est, il comprensorio di Baunei sulla costa orientale, il litorale di Chia a sud, l’Area marina protetta del Sinis, e il litorale della Planargia nel tratto di costa occidentale. Cinque vele anche in Toscana nei comuni della Maremma, in quelli della Costa d’Argento e dell’isola del Giglio e sull’isola di Capraia. Tre comprensori tra i primi classificati anche per la Puglia con le isole Tremiti, l’alto Salento adriatico e l’alto Salento ionico. Le località top della Sicilia sono le isole di Pantelleria e Salina, mentre in Campania si confermano a cinque vele ai comprensori salernitani del Cilento antico e della Costa del Mito. Un comprensorio a cinque vele anche per Liguria, che conferma al vertice della classifica l’area del parco delle cinque terre, e la Basilicata con la Costa di Maratea.

Ma anche i comprensori premiati con le quattro vele si possono considerare luoghi di grande eccellenza, in grado cioè di coniugare un territorio di qualità con gestione dei servizi di buon livello. Ne sventolano in Sardegna su ben 12 comprensori turistici. In Puglia sulle coste del Gargano, e più a sud sull’Adriatico lungo la costa del Parco agrario degli Ulivi secolari, poi nel Basso Salento adriatico e lungo il litorale a nord e a sud di Taranto. In Sicilia nell’arcipelago delle Egadi, nel Golfo di Noto e sul litorale a nord di Trapani. Quattro vele anche sul Golfo dei Poeti in Liguria; nel Lazio lungo le coste delle isole Ponziane; in Campania sui comuni della Costiera amalfitana e sull’isola di Capri e in Abruzzo nei Comuni costieri dell’Area marina protetta Torre del Cerrano.

A dispetto del nome, la guida “Mare più bello” dedica una sezione anche alle località del turismo dei laghi: in questo caso è il Trentino-Alto Adige la prima regione per numero di comprensori con ben tre laghi su sei a cinque vele: il lago di Molveno, quello di Fiè e quello di Monticolo. Cinque Vele anche per il lago dell’Accesa in Toscana, quello di Avigliana Grande in Piemonte, il lago del Mis in Veneto e la riva Occidentale del lago di Garda.

E’ stato poi messo a punto un focus sull’accessibilità e la sostenibilità degli stabilimenti balneari selezionando le migliori esperienze. Grazie all’iniziativa ‘Cercasi spiagge accessibili’ nei mesi scorsi sono state raccolte centinaia di segnalazioni da parte di utenti e imprenditori del settore sugli stabilimenti considerati più accessibili, selezionando e mettendo in evidenza le migliori esperienze.

La ventunesima edizione di questa guida è una promessa di benessere e felice abbandono alla natura – afferma Franco Iseppi, presidente del Touring club italiano – non una classifica, ma una mappatura geografica che fotografa le eccezionali ricchezze dei mari e dei laghi italiani e segnala le buone pratiche ambientali, amministrative, turistiche che contribuiscono a conservarle e a farle conoscere”. Secondo Sebastiano Venneri, responsabile Turismo di Legambiente, “le località al vertice della nostra classifica sono quelle che avranno più possibilità di vincere le sfide del futuro, quelle in grado cioè di coniugare al meglio le tematiche ambientali con le prospettive di sviluppo economico”.

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Infine è stata lanciata l’iniziativa di Legambiente ‘Lidi amici delle tartarughe’ che prevede un riconoscimento apposito agli stabilimenti che si impegnano ad adottare, attraverso la firma di un  disciplinare, alcune regole dedicate alla tutela delle tartarughe, come per esempio la pulizia delle spiagge fatto a mano, la riduzione dell’inquinamento acustico e luminoso in ore notturne, la distribuzione di materiali informativi, e la collaborazione con centri di recupero delle tartarughe marine. In questo modo dal prossimo anno, con l’estensione dell’iniziativa ai Comuni e alle località costiere, la Guida parlerà anche delle amministrazioni più amiche delle tartarughe.

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