Unico nel suo genere in Europa, ha l’obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico sul commercio illegale di fauna e flora in via d’estinzione
“Purtroppo ancora oggi, in varie parti del mondo, l’attività di contrasto al fenomeno della distruzione delle specie in via d’estinzione, a scopo commerciale, miete vittime fra quegli uomini coraggiosi preposti alla tutela dell’ambiente. Il progetto di un Museo del Crimine Ambientale costituisce un’occasione unica – ha dichiarato Cesare Patrone, Capo del Corpo forestale dello Stato – che offrirà ai cittadini tutte le informazioni necessarie per comprendere l’importanza della conservazione e della tutela della biodiversità planetaria. Grazie alla preziosa e competente collaborazione con il Presidente del Bioparco, questa iniziativa, troverà una concreta realizzazione”.
Il museo esporrà i frutti dalle innumerevoli operazioni di polizia giudiziaria effettuate dal personale del Sevizio Cites del Corpo forestale negli ultimi venti anni, in Italia e all’estero, testimonianza reale delle storie, dei moventi e delle modalità relative ai crimini perpetrati contro la conservazione della fauna selvatica.