Assegnato ai ricercatori dell’ENEA il Premio Hausmann & Co – Patek Philippe, storiche aziende di alta orologeria romana e ginevrina, per il lavoro svolto nel campo dell’efficienza energetica
(Rinnovabili.it) – La VI edizione del Premio Hausmann & Co – Patek Philippe premia quest’anno l’eccellenza dei ricercatori under 40 dell’ENEA, l’Agenzia nazionale per nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Oltre al Premio, vengono investiti anche 20mila euro per la creazione di un nuovo polo formativo per studenti e ricercatori denominato Campus delle energie nel Centro Ricerche laboratorio dell’ENEA alla Casaccia «perché riteniamo importante sostenere i giovani che hanno idee innovative nel campo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica» sottolinea Benedetto Mauro, amministratore di Hausmann & Co. Il Campus – aperto anche ai ragazzi che vorranno fare all’ENEA la loro esperienza di alternanza scuola-lavoro – ospiterà una Summer School dove sarà possibile seguire percorsi didattici in aula e sul campo e approfondire i temi fondamentali dell’energia seguendo un ideale percorso in quadricromia: il bianco dell’efficienza energetica (white energy); il rosso del Sole con il disco solare, gli specchi concavi dell’impianto termodinamico e la climatizzazione sostenibile del solar cooling (il condizionamento a energia solare); il verde della green economy (impianti a biomasse, riciclo e riutilizzo degli scarti); il blu dell’energia del mare (il dispositivo PEWEC – Pendulum Wave Energy Converter – produce elettricità grazie al moto ondoso).
L’ENEA ha varato di recente un Piano di sviluppo triennale: saranno assunti nuovi ricercatori e nuove professionalità, e sono previsti investimenti in attrezzature nelle quattro aree ritenute strategiche, ovvero fonti rinnovabili e fusione, sistemi di accumulo, efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Il Premio Hausmann & Co – Patek Philippe, pertanto, non solo rappresenta un investimento concreto in ricerca e innovazione, ma si allinea perfettamente al nuovo corso intrapreso dall’ENEA. Federico Testa, presidente dell’ENEA, vede in questo investimento un punto di partenza per costruire il futuro. Per cambiare la mentalità delle persone bisogna partire dalle scuole, intervenire sui giovani per far comprendere loro cosa significa lavorare per un mondo sostenibile. Il Campus offrirà la possibilità di vedere le nuove tecnologie e ascoltare i ricercatori, quindi capire cosa c’è dietro la ricerca e quali possono essere le applicazioni concrete dell’innovazione.
Il comparto del lusso tende a dividere chi vi lavora in due categorie: chi si accontenta di introiti importanti e chi sente il bisogno di fare la sua parte per migliorare la vita degli altri. Hausmann & Co e Patek Philippe – storiche aziende di alta orologeria romana e ginevrina – appartengono alla seconda categoria. Oltre a creare occupazione per migliaia di persone, premiano il talento artistico e scientifico dei giovani che costruiranno il mondo di domani.
«Ogni anno scegliamo una forma culturale da premiare, alternando la ricerca alle arti» spiega Benedetto Mauro a Rinnovabili.it. «Finora è stata premiata la ricerca più in campo medico, oncologico e pediatrico: in particolare abbiamo premiato tre giovani ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e il progetto “Vite coraggiose” dedicato alla lotta alle malattie genetiche e rare, i ricercatori in oncologia di Istituto Pasteur e Università Sapienza di Roma. Per le arti, il Centro Sperimentale di Cinematografia, l’Accademia di Belle Arti e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Quest’anno abbiamo deciso di andare in una direzione che vede una ricerca più finalizzata all’economia in un’ottica di sensibilizzazione generale. Se gli altri premi hanno risvolti più umani, la ricerca nel campo dell’energia e dell’efficienza energetica in particolare ha un importante risvolto economico e ci coinvolge tutti sotto vari aspetti – produzione, conservazione e risparmio di energia – perché risparmiare energia significa avere a cuore il futuro del Pianeta. Premiare chi ha svolto ricerche sull’energia è anche un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica».
ENEA è in prima fila per la ricerca avanzata svolta in ottica internazionale. Gian Piero Celata (direttore del dipartimento Tecnologie Energetiche), Roberto Moneta (direttore del dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica) e Marco Casagni (responsabile dell’Unità Trasferimento Tecnologico) hanno illustrato alcune interessanti innovazioni, come il maxi disco solare costruito utilizzando sali fusi che consentono di stoccare e distribuire l’energia solare anche di notte, il solar cooling, i pannelli fotovoltaici a basso costo e facilmente smaltibili, la app Safe School con cui gli studenti possono fare la diagnosi energetica della scuola e misurarne la sicurezza sismica.
ENEA, inoltre, sta lavorando in collaborazione con alcuni fornitori di energia (come Eni Gas e Luce, Iren, Hera che si farebbero carico delle spese, ripagabili poi in bolletta) per proporre interventi di riqualificazione integrale negli edifici degli anni Cinquanta-Sessanta: un’operazione che porterebbe notevoli risparmi energetici. Oltre all’indubbio impatto ambientale dell’operazione, si movimenterebbe il mercato e si creerebbero posti di lavoro in campo edilizio.
Il brevetto riconosce il valore dell’invenzione, avverte Casagni. I tre brevetti premiati – resi possibili anche dalla ricerca interdisciplinare svolta all’interno dell’ENEA – riguardano un tipo di cemento cellulare areato che impiega lievito di birra e acqua ossigenata al posto dell’alluminio e non richiede né gesso né calce; un metodo biotecnologico per estrarre la crocina dello zafferano da altre piante, ma solo per utilizzare i pigmenti, non per uso alimentare; il rinforzo antisismico in fibra di canapa da applicare sui tramezzi, che ha il vantaggio di essere naturale, resistente e poco infiammabile.
Questi importanti brevetti in settori chiave come edilizia sostenibile, antisismica e alimentazione mantengono l’ENEA, e quindi la ricerca italiana, ai primi posti nel mondo. Non meno importante è la sensibilità per i temi ambientali ed energetici di aziende del calibro di Hausmann & Co e Patek Philippe, un esempio che ci auguriamo sia trainante per molti altri.