(Rinnovabili.it) – Se c’è un aspetto che può dirsi positivo in questo tempo non ordinario attanagliato da una pandemia mondiale, dovremo chiederlo a Greta Thunberg.
Se da un lato l’emergenza Covid ha congelato per un paio di mesi con il suo lockdown quasi l’intero globo, dall’altro ha dato all’ambiente una tregua che ha visto un po’ ristabiliti gli equilibri della natura.
Per far seguito agli appelli che da anni la giovane attivista rivolge ai grandi del mondo è stata necessaria un’emergenza sanitaria e, non era certo questo il modo in cui avremmo immaginato di alleggerire la nostra impronta sul mondo.
Pandemia a parte, il tema che Greta Thunberg ha avuto più a cuore in questi ultimi anni è stato quello di evidenziare la triste e pericolosa realtà climatica attuale, avviando un processo di attivismo mondiale senza precedenti, che vede ogni giorno aumentare il coinvolgimento di moltissimi cittadini.
Chi è Greta Thunberg?
Vediamo da vicino chi è Greta Thunberg, la giovane donna in grado di salire sul palco dell’ONU e parlare davanti ai potenti uomini della terra senza alcun timore.
Greta nasce a Stoccolma nel 2003 ed il suo stile di vita è un inno al rispetto per l’ambiente. È vegana, così come il resto della sua famiglia, alla quale ha chiesto di aderire allo stesso regime alimentare, e si batte con mezzi non violenti a favore del clima e della sostenibilità ambientale.
Per comprendere a pieno la forza delle sue azioni è bene riepilogare i trascorsi della 17enne svedese. Ecco cosa ha fatto Greta Thunberg fino ad oggi.
Giovanissima, a soli 15 anni, sale agli onori della cronaca quando inizia a condurre una protesta non violenta di fronte al Parlamento del proprio paese per via dell’eccessivo surriscaldamento della Svezia. Lo sciopero, portato avanti nell’orario scolastico a partire dall’agosto 2018, prende il nome di “sciopero della scuola per il clima” che Greta conduce con la stessa modalità, fino alle elezioni legislative del settembre dello stesso anno, chiedendo il rispetto degli accordi di Parigi sul cambiamento climatico.
La sua lotta, che continua ininterrotta anche dopo le elezioni, con gli scioperi del venerdì che danno vita a Fridays for Future, movimento attivista che in pochi mesi si diffonde in tutto il mondo, attirando l’attenzione dei media che iniziano ad accendere i riflettori sulla giovane paladina dell’ambiente svedese. Il risultato è il coinvolgimento di milioni di giovani studenti impegnati a marciare per le vie del mondo all’insegna dell’ideologia comune della lotta al cambiamento climatico.
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Dalla Svezia, Greta porta la sua protesta prima davanti al Parlamento Europeo di Bruxelles nella manifestazione Rise for Climate, ed in seguito raggiunge platee ancor più di spicco, tenendo uno dei suoi primi emblematici discorsi al mondo, alla COP 24 del dicembre 2018, il vertice sul cambiamento climatico in Polonia.
Acerba ma ricca di ideali e con una visione precisa, nel 2019 raggiunge lo scopo di scuotere le coscienze della classe politica mondiale. Partecipa a numerosi meeting con i potenti del mondo, interviene al Forum Economico Mondiale di Davos, porta le sue tesi al Parlamento Europeo, effettua una traversata “sostenibile” dell’Oceano Atlantico e guida uno dei più grandi scioperi mondiali a favori del clima per le strade di New York ,chiedendo a gran voce una presa di coscienza circa l’emergenza climatica in corso.
Il 23 settembre 2019, davanti ai vertici delle potenze mondiali esprime apertamente e senza timore il suo completo dissenso durante la conferenza per il Climate Action Summary, in apertura dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il famoso discorso di Greta Thunberg all’ONU è una condanna aperta alla cecità degli stati e alla conseguente brama di potere economico a scapito dei numerosi moniti lanciati dagli scienziati circa il pericolo al quale il pianeta sta andando incontro, giorno dopo giorno, a causa del continuo sfruttamento delle sue risorse.
Ecco le sue parole:
“Interi ecosistemi stanno collassando. Siamo all’inizio di una estinzione di massa, e tutto ciò di cui potete discutere sono i soldi, e le favole di una eterna crescita economica! Come osate? Da oltre 30 anni la scienza è stata chiara, cristallina: come osate continuare a guardare da un’altra parte? Voi ci state deludendo. Ma i giovani hanno cominciato a capire il vostro tradimento. Gli occhi di tutte le future generazioni sono su di voi e, se sceglierete di tradirci, vi dico che non vi perdoneremo mai. Non vi lasceremo andare così. Proprio qui, proprio ora, tracciamo il confine. Il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no.”
La forza di Greta Thunberg: parole e fatti che contaminano positivamente la società
Quando ci si espone in maniera così “prepotente” e decisa si è consapevoli di attirare sia pregiudizi che lodi.
Fin dalle prime apparizioni Greta Thunberg si è apertamente sottoposta alla gogna mediatica: critiche spesso gratuite sull’aspetto fisico, sul modo di vestire, sulla sindrome di Asperger da cui è affetta. Espedienti usati per attaccare e denigrare le convinzioni portate avanti dall’attivista, che nei suoi discorsi toglie il velo da una scomoda realtà fatta di ingiustizie e interessi economici che vanno a discapito di etica e sostenibilità.
Poco avvezza alle manie da copertina, Greta non si lascia sopraffare dalle belle parole dei titoli in prima pagina o dagli inviti nelle “corti di palazzo”; delle foto che gli esponenti dei paesi sviluppati scattano insieme a lei ha un’idea negativa, sentendole un mezzo per ripulirsi la coscienza e “dormire senza vergogna” di notte, come lei stessa afferma.
Nel mare magnum del pregiudizio delle sue azioni però, non mancano prestigiosi riconoscimenti: la rivista statunitense TIME elegge Greta Thunberg “Persona dell’anno 2019”, Amnesty International le conferisce l’ambito Ambassador of Conscience Award per il ruolo di guida nel movimento studentesco del venerdì e la rivista Nature la inserisce tra le 10 persone che contano nel mondo della scienza.
Senza dubbio, il seme del suo attivismo sta germogliando nel mondo e continua ad essere vivo anche adesso che, a causa del Covid-19, gli assembramenti e le manifestazioni non sono consentiti.
Grazie ai social network, Fridays for Future non si è mai arrestato ma è diventato un appuntamento virtuale con la campagna #DigitalStrike: i partecipanti si sono fatti portatori del messaggio di rispetto per il pianeta condividendo uno scatto sul proprio profilo Instagram con in mano un cartello con l’hashtag #ClimateStrikeOnline.
Soprattutto in momenti come questi che sembrano risvegliare il senso comune di società è ancora più importante comprendere come l’unione possa essere un’arma per cambiare le cose.
I discorsi di Greta Thunberg, intrisi di fermezza e coerenza, hanno ridato a nuove e vecchie generazioni quella fiducia nel futuro da tempo sopita, investendo molti altri aspetti della vita e offrendo alle persone una ragione per combattere in quello in cui credono. Ne sono esempi i cori di voci unite nel monito di “Black Lives Matter”, la campagna di denuncia della violenza contro le persone di colore.
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La definiscono “l’adolescente con la volontà di ferro che dice la verità” ma dietro alla sua aria seria e risoluta si nascondono, come per tutti i giovani ragazzi e le giovane ragazze della sua età, le fragilità e le insicurezze del vivere la fase più dirompente della vita, il passaggio dalla giovane età alla maturità. E sono proprio questi gli aspetti che rendono Greta così speciale e così vicina alle persone: la possibilità di identificarsi e di spogliarsi dei canoni imposti dai mezzi di comunicazione e allo stesso tempo la confidenza nel credere che raggiungere il proprio scopo non è mai una missione impossibile.
E allora ci domandiamo, di cosa avrebbe bisogno il mondo ora?
Forse di credere che in ognuno di noi vivano lo stesso coraggio e la stessa fiducia in un cambiamento possibile.