(Rinnovabili.it) – Mentre Enel pensa alla censura Greenpeace irrompe al Festival del Cinema di Roma e all’insaputa di tutti proietta sulla cupola dell’Auditorium il corto “Uno al Giorno”, documento di denuncia che evidenzia gli impatti negativi della produzione energetica di Enel, che utilizza ancora carbone provocando danni alla salute degli italiani.
Ecco la risposta alle minacce legali del colosso energetico, che ha intimato all’associazione di ritirare il video senza dare altre motivazioni che non il procedimento legale. per questo Greenpeace ha deciso di proiettare il video in modo che tutti lo possano vedere. Il messaggio del filmato è chiaro e mette in evidenzia i rischi per la salute dovuti alla combustione del carburante fossile, ricordando che l’azienda è al momento il maggior produttore di gas ad effetto serra in Italia, quarto a livello europeo, responsabile di numerose morti premature.
“Sono anni che tentiamo di aprire un confronto con Enel sulle sue politiche industriali e in particolare sull’uso che l’azienda fa del carbone – sottolinea Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace – Da Enel abbiamo ricevuto ben poche risposte, mai pertinenti alle nostre domande, e tante carte bollate dai loro legali. Enel è un’azienda controllata anche dal nostro Governo, non può continuare a dimostrarsi sorda alle nostre accuse: parliamo della salute dei cittadini e di danni economici ingenti per il Paese”.