(Rinnovabili.it) – Chi ama i libri lo sa perfettamente: non c’è nulla come l’odore della carta stampata per farti apprezzare ancora di più ogni nuovo acquisto o regalo. Ancora meglio se la carta in questione è “fresca di riciclo”. A sostenere questa preferenza sono ben 21mila italiani intervistati da Greenpeace – di cui 1.413 visitatori del Salone del Libro di Torino – la cui opinione sconfessa quanto fino ad oggi asserito dalle case editrici nazionali. L’indagine dell’associazione ambientalista, parte del progetto “Editori Amici delle Foreste”, rivela infatti che il 91,5% degli intervistati non lamenta alcun problema di leggibilità sulla carta riciclata rispetto a quella prodotta con fibra vergine e l’84,8% sarebbe disposto a pagare una piccola somma in più se il problema per l’editore fosse il costo più elevato di questo materiale; solo il 15,2 è convinto che l’eventuale prezzo maggiorato non dovrebbe ricadere sul consumatore.
Sebbene il sondaggio manchi di una valenza scientifica, lancia senza dubbio un segnale importante sul profilo di chi legge in Italia. “Quello che emerge dal nostro sondaggio è che i lettori, che la carta la riciclano, non vogliono che gli editori vanifichino i loro sforzi con scelte sbagliate che privilegiano il marketing a discapito della sostenibilità”, afferma Esperanza Mora, della campagna Foreste di Greenpeace. “La carta riciclata fa bene all’ambiente, riduce il drammatico problema dei rifiuti e, se viene utilizzata per fare un libro, non è diversa dalla carta prodotta con fibre vergini”.
A togliere ogni dubbio sui benefici legati al riciclo della cellulosa sono i dati presentati dall’associazione: una tonnellata di carta riciclata consente di risparmiare, rispetto alla carta vergine, il taglio di 24 alberi, il consumo di 4.100 kWh di energia e di 26 metri cubi di acqua, e le emissioni di 27 chili di CO2. Se consideriamo un prodotto totalmente riciclato, abbiamo risparmiato il 44% dell’energia totale consumata, il 38% delle emissioni nette di CO2, il 50% di acqua, il 49% di rifiuti solidi e il 100% di utilizzo di legno. “Siamo tra i principali produttori di carta riciclata al mondo – continua Mora – e vanifichiamo tale vantaggio con le emissioni di CO2 causate dall’esportazione, soprattutto in Cina, di un prodotto che in Italia non ha abbastanza mercato. Un vero e proprio paradosso”.