Rinnovabili

Green sound

Non sappiamo se la dichiarata volontà di Edison di “cambiare la musica” rendendo i concerti sostenibili, alla fine abbia prevalso. E’ però certo che Edison-Change the Music, il progetto per sviluppare la sostenibilità ambientale nella musica (queste le intenzioni dei promotori) si inserisca perfettamente in quella tradizione che vuole la nascita di star musicali frutto di mecenati ispirati, trasmissioni televisive o semplicemente destino. Quello, per intenderci che ha fatto la fortuna di X FACTOR e sintetizzabile nel principio: “dare una possibilità al talento”. Nulla di più meritorio in un periodo in cui spesso sono altri gli elementi presi in considerazione, nell’arte come nel lavoro.

Accade così che oggi, martedì 27 marzo, GesamtkunstWerk, il gruppo vincitore del premio speciale della critica della quarta edizione di ECTM apriranno il concerto dei Subsonica al Koko di Londra. “Grazie mille della magnifica esperienza: dalla nebbiosa Milano, alla tranquilla Roma ed ora fino a Londra. Per un gruppo di un piccolo paesotto fuori dal Grande Raccordo Anulare non è niente male. Grazie, Grazie, Grazie ancora!” ha chiosato Eugenio Battaglini, voce, chitarra e synth del gruppo a novembre, una volta appresa la notizia.Le motivazioni della giuriasono state: “Con un nome d’arte preso da Wagner, e che significa “opera d’arte totale” denunciano la loro ambizione: sono curiosi, disordinati, onnivori, dentro la loro furente elettronica c’è un rumorismo melodico potente e ci sono testi in italiano per nulla banali. Devono crescere, ma sono molto giovani e hanno il tempo per farlo”.
Di opportunità professionali ECTM in questi anni ne ha offerte di concrete se è vero che prima dei GesamtkunstWerkun’altra band è stata chiamata ad aprire un concerto importante. E’ accaduto a luglio dello scorso anno a Udine quando i FLEMT hanno aperto il concerto di Bon Jovi nell’unica data italiana.
Il progetto Edison-Change the Music, giunto ormai alla quarta edizione e sostenuto da Legambiente, coinvolge tutti gli ambiti di attività nel settore musicale: dall’organizzazione degli eventi, alla logistica e mobilità nei luoghi di esibizione, fino alla gestione dei rifiuti. Attraverso molteplici iniziative – Contest per band emergenti, Osservatorio ambiente e musica in Italia e le community sui social media – il progetto ha raccolto l’adesione di un ampio gruppo di operatori, case discografiche, organizzatori di eventi, promoter musicali e artisti (alcuni tra tutti: Piero Pelù, Elio e le Storie Tese, Enrico Ruggeri…).
Alla base di Edison-Change the Music c’è un Manifesto – come ha spiegato a RINNOVABILI.IT  tempo fa Fabrizia De Vita, responsabile dell’iniziativa – di sostenibilità, realizzato anche grazie al contributo di utenti della rete e spettatori.
Secondo gli stessi ideatori di ECTM il tentativo è quello di modificare le abitudini di comportamento al fine di ridurre rifiuti e produzione di CO2. Un obiettivo meritorio, visto l’impatto ambientale che uno spettacolo simile è in grado di realizzare. Ma anche dall’alto valore simbolico, in quanto la musica è capace, più di altri linguaggi, di parlare direttamente alle giovani generazioni, condizionandone anche gli stili di vita.
Visto quello che accaduto in occasione dell’allestimento dei palchi di Jovanotti e Pausini (2 morti), se soltanto si mettesse maggiore attenzione nei confronti dei diritti di quanti lavorano forse giàsi sarebbe compiuta una grande rivoluzione.Per restareall’iniziativa di Edison-Change the Music, lanciamo una provocazione agli organizzatori: fateci sapere se il concerto dei Subsonica (e dei GesamtKunstWerk) sarà un successo. Non attraverso il numero degli spettatori presenti, ma dalle tonnellate di rifiuti non differenziati che resteranno per terra. Se, come ci auguriamo, il campo sarà migliore di quando iniziato, allora veramente Edison-Change the Music!

 

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