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Green Movie Project Manager, come rendere verde il cinema

Conto alla rovescia per il primo corso dedicato al cinema a impatto ambientale zero

Green Movie Project Manager

 

(Rinnovabili.it) – Parte il 27 maggio a Bologna il primo corso di alta formazione per Green Movie Project Manager (Operazione Rif.PA 2018-9760/RER – DGR 1140/2018) promosso dall’Ente di Formazione COM2, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e approvato dalla Regione Emilia-Romagna.

Il Green Movie Project Manager può essere definito come “il responsabile del prodotto’’: colui che dalla fase ideativa segue il progetto che diviene poi produzione esecutiva e quindi prodotto da seguire nella varie fasi di realizzazione e assicurandosi la commessa dal cliente finale e le fonti di finanziamento. Tutto questo introducendo protocolli GREEN nei processi di lavoro e nella realizzazione del prodotto audio-visivo, con notevoli vantaggi per la casa di produzione grazie ad abbattimento dei costi, sgravi fiscali, accesso agevolato al credito e a fonti di finanziamento, miglioramento per la brand quality e non da meno abbattimento delle ripercussioni ambientali delle produzioni audio-visive. Il percorso formativo prevede 8 moduli formativi per un totale di 522 ore.

Incontriamo Giulia Morello delle Officine GM, coordinatrice scientifica del corso sui green movies project manager.

 

Da dove nasce l’idea di questo primo corso a livello nazionale sui green movies project manager? 

L’idea nasce da un gruppo di lavoro molto sensibile al tema del green, con l’ente di Formazione COM2 e con Ethnos Film lavoriamo da diversi anni su percorsi formativi in ambito culturale e turistico in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

L’ambiente rappresenta un’ emergenza planetaria che chiama in causa tutti noi. Il cinema è un’industria che, come tutte le altre, inquina e proprio per questo può ripensare i propri processi produttivi senza alterare il risultato finale del prodotto audiovisivo.

E’ il caso, per esempio, del film “Le meraviglie” di Alice Rohrwacher prodotto da Tempesta Film seguendo il disciplinare europeo EcoMuvi che ha vinto il Grand Prix a Cannes.

E’ la dimostrazione che un uso consapevole delle risorse e delle energie non compromette la bellezza del film, anzi. L’industria culturale a mio avviso può fare molto sia in termini di sensibilizzazione alla tematica ambientale sia in termini di produzione sostenibile e questa oltre ad essere una grande responsabilità è anche una grande opportunità.

Non abbiamo molto tempo per ripensare il nostro rapporto con l’ambiente, per questo l’industria cinematografica può giocare un ruolo importante.

 

GIO_6385Chi può partecipare al corso per green movies project manager? 

Il corso è finanziato dalla Regione Emilia Romagna, quindi i selezionati parteciperanno gratuitamente.

Possono partecipare Persone residenti o domiciliate in Emilia-Romagna che hanno assolto l’obbligo d’istruzione e il diritto-dovere all’istruzione e formazione e in possesso di titolo di diploma di scuola superiore (titolo di studio minimo). A questo link tutti i dettagli https://www.comdue.com/corso-green-movies/

 

Che ruolo hanno le film commission in questo ripensamento generale dell’industria cinematografica? 

Direi fondamentale. Sono loro che, con incentivi e premialità, stanno promuovendo di fatto il cinema green nei vari territori. Promuovere il cinema green significa in primis rispettare e valorizzare proprio i territori.

Sono sempre di più le “film commission verdi” dal Trentino con il T- Green Film alla Sardegna. Per questo abbiamo ritenuto importante proporre questa nuova figura professionale capace di seguire tutto il processo produttivo di un film, dalla fase ideativa a quella esecutiva.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.