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In Europa 4 milioni di occupati verdi

Aumentano i posti di lavoro nei settori legati alla sostenibilità e gli investimenti nell'energia verde. In calo invece la spesa per la ricerca a causa dell’incertezza delle politiche di sostegno

(Rinnovabili.it) – La tutela ambientale è  davvero in grado di produrre “buona” occupazione anche in momento economico come quello attuale? Sembrerebbe di sì stando ai dati riportati dal workshop dedicato ai lavori verdi organizzato dal Ministero dell’Ambiente. L’evento, realizzato con la collaborazione del Dipartimento della Funzione Pubblica e cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, si inserisce all’interno di un progetto di informazione, formazione e sensibilizzazione, a valere sul Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema (PON GAS 2007/2013), a favore dei dipendenti pubblici delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza.

Il quadro dipinto dai partecipanti del workshop è tutto a favore dell’occupazione verde che, come spiegato da  Giovanni Brunelli della direzione generale per lo Sviluppo sostenibile del Dicastero, oggi “stanno dando un contributo notevole all’affermarsi di uno sviluppo che vada verso la sostenibilità”. Il settore non arretra di un passo e continua a mostrare un trend decisamente positivo una crescita europea tra il 2000 e il 2012 passata da 2,5 a 4 milioni di occupati nei settori green (Ecorys). Buoni sono anche i dati degli investimenti nell’energia pulita che tra il 2004 e il 2011 hanno registrato un incremento fino a 30 miliardi in Europa e “un progresso nelle macroaree comprendenti Cina, India e Brasile”. Il vero neo continua ad essere però la spesa dedicata a ricerca e sviluppo che dopo la crescita dal 2008 al 2010 è calata vertiginosamente nel 2011. “La caduta è la conseguenza – spiega Alessandro Carettoni, rappresentante del ministero – delle molte difficoltà che ha attraversato il settore delle energie rinnovabili: incertezza sulle politiche incentivanti ed esaurimento dei pacchetti verdi di stimolo messi in campo per contrastare la crisi, anche di fronte a una stima del potenziale di crescita del settore che dà, con il nuovo quadro normativo (V conto energia e Fer) una proiezione di 120 mila nuovi occupati”.