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Green Economy per uscire dalle due crisi

Occorre realizzare un quadro normativo stabile e coerente, all’interno del quale poter contare su competenze e professionalità. La comunità scientifica è pronta a fare la sua parte

(Rinnovabili.it) – Che cosa fa di un’attività economica un’attività green? Cosa significa esattamente green economy? Chi si sta adoperando in Italia per attuarla? A queste e altre domande risponde “Green Economy per uscire dalle due crisi”, il primo rapporto sull’economia verde nel Belpaese. Il documento, realizzato dall’Enea in collaborazione con dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, fornisce un contributo di analisi e di approfondimento sul tema partendo delle elaborazioni dell’UNEP, dell’OCSE, dell’Unione Europea e della Conferenza di Rio+20. Oltre ad indagare il ruolo che riveste il patrimonio italiano delle risorse culturali ed ambientali in questo contesto, il rapporto si è occupato di evidenziare sei settori strategici per lo sviluppo della green economy: l’ecoinnovazione; l’efficienza ed il  risparmio energetico; le fonti energetiche rinnovabili; l’uso efficiente delle risorse, la prevenzione ed il  riciclo dei rifiuti; le filiere agricole di qualità ecologica; la mobilità sostenibile.

 

“La Green economy  – si legge nella nota stampa dell’Enea – punta su produzioni di beni e di servizi a elevata qualità ecologica in grado di affrontare sia la crisi economico-finanziaria, sia quella climatica-ecologica, alimentando un nuovo sviluppo. La Green Economy promuove inoltre un’idea di benessere non legata alla crescita del consumismo, ma allo sviluppo di consumi più equi, sobri e consapevoli, e sollecita un uso efficiente dell’energia e delle risorse materiali, innovazioni di prodotto e di processo, nuove competenze e professionalità, con significative possibilità di aumento dell’occupazione. Anche il nostro Paese è ormai maturo per un mercato ecosostenibile e ha bisogno di attivare un percorso di rinnovamento attuando sinergie tra il mondo industriale,quello della ricerca e dell’innovazione tecnologica”.