SI è conclusa l'ottava edizione di Goletta dei Laghi di Legambiente: i 104 campionamenti effettuati in 16 laghi situati in 10 Regioni hanno dato risultati fuori norma nel 51%
(Rinnovabili.it) – Fiumi, laghi, torrenti e fossi sono stati al centro delle analisi e dei monitoraggi di Goletta dei Laghi di Legambiente, che dal 22 giugno ha passato in rassegna le acque dolci della penisola.
Dai 104 campionamenti effettuati in 16 laghi italiani situati in dieci regioni i valori sono risultati fuori norma nel 51% dei casi evidenziando una carica batterica superiore ai limiti di legge.
Una situazione che non è negativa solo per quanto riguarda lo stato di salute delle acque, ma che è negativa anche se si va ad esaminare la gestione delle coste. Abusivismo edilizio, consumo di suolo e una cattiva gestione del territorio danneggiano costantemente il patrimonio lacustre, importante risorsa per l’economia e bacini di biodiversità da tutelare e proteggere.
Con la conclusione dell’ottava edizione della campagna Legambiente oltre a rendere pubblica la condizione in cui versano i nostri laghi ha anche deciso di ricordarne l’importanza e promuovere le buone pratiche da adottare per non danneggiare il paesaggio e il territorio che circonda i laghi cercando anche di coinvolgere gli attori locali, che meglio conoscono la realtà.
“I risultati delle analisi svolte dalla Goletta dei laghi di Legambiente – spiega Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente – mettono in luce anche quest’anno le numerose criticità per quanto concerne l’inquinamento proveniente da scarichi civili non depurati, con la metà dei punti monitorati che presentano una contaminazione batterica al di sopra delle soglie stabilite dalla legge. […] Attualmente, solo il 37% delle acque lacustri a livello nazionale, stando agli ultimi dati ufficiali, lo ha raggiunto. Un dato che ribadisce l’urgenza di una politica integrata di gestione della risorsa idrica e degli ecosistemi lacustri per non trovarci impreparati alla scadenza.”
Ma i monitoraggi effettuati non hanno raccolto solamente dati negativi. Sono infatti diverse le realtà e gli esempi virtuosi che l’Associazione ambientalista vuole sottolineare e sponsorizzare affinchè possano essere replicate. Sono 76 le località lacustri che hanno ottenuto le 5 vele, simbolo delle buone pratiche di gestione e della qualità delle acque. Per ottenere l’importante riconoscimento le realtà si sono distinte per aver gestito correttamente i rifiuti, promosso il riciclo e la riduzione dei materiali e organizzato percorsi turistici o di riqualificazione.