(Rinnovabili.it) – Per conoscere e valorizzare le aree umide si celebra oggi 2 Febbraio la Giornata mondiale delle zone umide. Ricche di biodiversità e di importanza fondamentale per gli equilibri naturali oltre che per la prosperità dell’agricoltura. Lo ha sottolineato Legambiente, certa che riportare l’attenzione su questi territori possa favorire il risanamento ambientale e migliorare l’attività economica. Le aree umide e l’agricoltura infatti oltre che convivere possono collaborare per il reciproco sviluppo.
Dal 1971 si festeggiano le aree umide come simbolo di una complessa e ricca biodiversità ancora poco conosciuta e apprezzata, ma dal valore ambientale fondamentale.
“Le zone umide svolgono un ruolo essenziale per la tutela della biodiversità – ha dichiarato Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente -. Sono infatti tra gli ambienti a maggiore diversità biologica e sono fondamentali per mantenere la qualità e la disponibilità dell’acqua, uno dei servizi ecologici alla base della vita degli esseri viventi. Senza contare che i 53 siti Ramsar riconosciuti, che coprono oltre 60.000 ettari del Paese, sono fondamentali per la conservazione di moltissime specie di uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci e invertebrati. Malgrado la loro importanza, però, dal 1900 ad oggi sono scomparse più della metà delle zone umide mondiali: una situazione gravissima che rischia di aggravare sempre di più la perdita di biodiversità che stiamo affrontando in questi ultimi decenni”.
Per contribuire a celebrare la Giornata Legambiente rinnova il suo impegno e ricorda l’importanza e i suoi siti “Natura e Territorio” nei quali vengono sperimentati modelli di sviluppo sostenibile, di valorizzazione ambientale e di sensibilizzazione.
Tra gli eventi organizzati per coinvolgere i cittadini oggi ad Assemini, in provincia di Cagliari, il circolo locale il Fenicottero di Legambiente insieme all’Amministrazione comunale organizza una visita presso le Saline Luigi Conti-Vecchi, nella Laguna di Santa Gilla. Ma gli eventi non finiscono qui, continueranno fino alla metà del mese e il calendario completo consultabile sul sito dell’Associazione.