(Rinnovabili.it) – Delegati provenienti da 151 paesi e rappresentanti di varie organizzazioni internazionali hanno concluso ieri a Cancun i lavori della V Assemblea del GEF (Global Environment Facility) incentrati alla gestione delle risorse finanziarie per sostenere le azioni benefiche per l’ambiente.
Durante la manifestazione, apertasi mercoledì scorso, i partecipanti hanno raggiunto una importante conclusione definendo che gli accordi politici senza finanziamenti non hanno ragione di esistere perché non potrebbero essere attuati. Secondo gli esperti Cancun dovrebbe utilizzare le tasse provenienti dalle estrazioni petrolifere come forma di finanziamento per le aziende meno ricche, che si trovano a dover affrontare anche l’inquinamento generato dalle grandi imprese e allo stesso tempo, i ministri, i parlamentari, gli ambientalisti e gli scienziati hanno avvertito che il tempo sta scadendo per contenere il cambiamento climatico e fermare la distruzione della biodiversità.
Per questo il Presidente della Repubblica del Messico Enrique Peña Nieto ha precisato “Il Messico ha appoggiato la consolidazione del Fondo per l’Ambiente però allo stesso tempo è stato ampiamente ricompensato dall’iniziativa globale: il Fondo ha infatti donato al Messico oltre 450 milioni di dollari che vanno a sommarsi ai circa 2 milioni che derivano dagli altri sistemi di finanziamento”.
Il direttore del Progetto Millennio delle Nazioni Unite, Jeffrey Sachs, ha specificato però che finora questa battaglia la stiamo perdendo perché il clima è fuori controllo e c’è ben poco spazio per il cambiamento, per questo dobbiamo ottenere un accordo che aiuti veramente il pianeta e che parta dai paesi maggiori responsabili dell’inquinamento mondiale come Cina e Stati Uniti.
Di contro il presidente e amministratore delegato del GEF, Naoko Ishii, ha detto che questo è un momento decisivo per tutti perché il cambiamento climatico rappresenta al momento la più grande sfida per l’umanità e sono alla ricerca di ulteriori soluzioni per fermarlo.