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Galletti a ministri dell’ambiente: diamo il segno del cambiamento

Galletti ai ministri Ue dell’ambiente: diamo il segno del cambiamento

 

(Rinnovabili.it) – Porre l’ambiente al centro del progetto di sviluppo dell’Unione Europea, incardinando negli obiettivi comunitari a breve termine  i temi della green economy, dell’uso efficiente delle risorse e dell’economia circolare. Questi alcuni dei elementi chiave attorno a cui ruoterà la discussione nella due-giorni di riunioni informali dei ministri Ue dell’ambiente e del lavoro. Gli incontri di alto livello si sono aperti oggi a Milano affrontando per prima cosa la questione inerente le negoziazioni internazionali verso il vertice climatico di Lima. “Le ultime elezioni europee ci hanno lanciato un messaggio molto chiaro, che non possiamo ignorare – ha spiegato il ministro Gian Luca Galletti intervenendo al meeting. –  I cittadini europei chiedono all’Europa un cambio di passo: ci chiedono di andare veloci. Per noi ministri dell’Ambiente questo segnale deve arrivare ancora più forte. O riusciamo a imprimere da subito una direzione chiara e concreta alle politiche comunitarie in materia di clima, e più in generale nelle politiche ambientali, oppure rischiamo il definitivo scollamento dei cittadini dalle istituzioni europee”.

 

Per poter rassicurare l’opinione pubblica – ma anche le altre Parti negoziali che a dicembre prenderanno parte al vertice ONU – dell’impegno dei Ventotto – la priorità europea secondo Galletti deve essere quella di comunicare chiaramente i risultati ottenuti finora  ottenuto sulla nostra capacità di dissociare la crescita economica dalla crescita delle emissioni (c.d. decoupling) e sugli sforzi per favorire una transizione verso un’economia sostenibile, a basse emissioni di carbonio. I ministri hanno discusso dei punti chiave che dovrebbero essere inclusi nei messaggi da parte dell’UE per aiutare il Segretario Generale dell’ONU Ban ki-Moon a giungere a conclusioni significative, in particolare sul tema del finanziamento per il clima“La capitalizzazione del Fondo verde per il clima, – aggiunge Galletti – come riaffermato nei giorni scorsi a Parigi in occasione del Forum delle maggiori economie,  è considerato da molti paesi un passo decisivo per creare un rapporto di mutua fiducia che faciliti il percorso verso Lima e Parigi.Il successo delle soluzioni adottate dipenderà anche dalla capacità di affrontare pragmaticamente le sfide che abbiamo davanti, avendo il coraggio di rinnovare meccanismi e schemi che oggi non rispondono più alle esigenze di un mondo che è cambiato”.

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