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Forum PolieCo: l’ecoreato è un mostro a 3 teste

Il programma del Forum Internazionale PolieCo è stato presentato oggi nella Terra dei fuochi, insieme a dati preliminari dello studio sulla Carbon Footprint del polietilene riciclato

conferenza stampa caivano

 

(Rinnovabili.it) – Ogni crimine ambientale è come un cerbero, l’infernale cane a tre teste della mitologia greca, e come tale può “mordere” tre volte il nostro territorio. Potremmo riassumere in questo modo il cuore della VII edizione del Forum Internazionale PolieCo sull’Economia dei rifiuti, che si terrà a Ischia il 18-19 settembre. L’evento, presentato questa mattina a Cavaiano (NA) in conferenza stampa, ha scelto come tema “Ecoreato: un mostro a tre teste. Traffico illecito di rifiuti, frodi agroalimentari, reati contro la salute”, puntando i riflettori sul dramma della Terra dei fuochi, in Campania, e di tutti quei luoghi dove i crimini ambientali hanno lasciato un segno indelebile. E la scelta di Caivano per il lancio non è casuale: il territorio rappresenta, nel segno della continuità con precedenti iniziative, l’impegno del PolieCo ad agire per promuovere una filiera sana e virtuosa del ciclo dei rifiuti, nell’ottica di tutelare l’ambiente, la leale concorrenza fra le aziende, la salvaguardia dei cittadini.

 

E, inoltre, è qui che porta avanti la sua lotta Don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa San Paolo Apostolo, divenuto in questi anni uno dei simboli della battaglia condotta nella Terra dei Fuochi; Patriciello infatti da anni combatte contro la camorra e a favore della rinascita di un territorio avvelenato dai rifiuti tossici, mettendo a rischio la sua stessa vita.

 

Da qui sono partiti i lavori di questa mattina e il discorso introduttivo del presidente del consorzio Enrico Bobbio che ha sottolineato il forte nesso tra il sistema culturale di una società ed il suo sistema ambientale. “Gli imprenditori che fanno affare con i rifiuti – ha aggiunto il direttore di PolieCo, Claudia Salvestrini – sono da considerarsi alla stessa stregua del mondo del malaffare. Quando un imprenditore si disinteressa di come vengono smaltiti i rifiuti non fa altro che prestare il fianco alla criminalità organizzata. Fortunatamente – aggiunge Salvestrini – in Italia si è alzato molto il livello di attenzione, grazie alle forze di polizia, alle associazione, a consorzi impegnati come il nostro”. Un impegno crescente che però non è ancora abbastanza per dirci “al sicuro”. Oggi i rifiuti che illegalmente arrivano in Cina o in Africa tornano indietro “dalla porta principale” sotto forma di nuovi prodotti. Il come sia possibile lo spiega un video girato personalmente da Salvestrini, nel quale vengono mostrate le condizioni igieniche ed umanitarie, in cui nella Repubblica popolare vengono prodotti giocattoli, esportati poi sul mercato europeo. Un secondo filmato, che sarà proiettato interamente ad Ischia, mostra campi di fragole e di aglio, irrigati con acque dal tasso di inquinamento altissimo: anche questi prodotti arrivano sulle nostre tavole.

 

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La conferenza stampa è stata anche l’occasione per Mauro Spagnolo, direttore di Rinnovabili.it, per presentare, per la prima volta, i risultati preliminari di uno studio comparativo sulle emissioni associate a modalità diverse di smaltimento dei rifiuti (Carbon footprint di prodotto). Nel dettaglio lo studio, commissionato da PolieCo, sta valutando la differenza, in termini di peso ambientale, tra i due processi di gestione del rifiuto di polietilene: il riciclo e la termovalorizzazione. Una prima analisi è stata effettuata prendendo quale riferimento un impianto italiano di media grandezza. Qui per una tonnellata di granulato riciclato si producono 847,2 kg di CO2e, circa il 40% del dato di letteratura associato alla produzione del granulato vergine, pari a 2.098 kg di CO2e.

Dai primi risultati, inoltre, il sistema che prevede il riciclo di una tonnellata di polietilene consente di risparmiare il 32,2% di emissioni rispetto a quello che prevede la termovalorizzazione.

Lo studio evidenzia la convenienza del riciclo, la cui incentivazione significa promuovere un alleato prezioso per la salute dell’ambiente e dei cittadini: tema, questo, di grande attualità visto il recente decreto sui termovalorizzatori voluto dal Governo centrale.