(Rinnovabili.it) – Gas naturale e e petrolio faranno la fortuna della Russia. Al Forum Eurosiatico il secondo paese al mondo per estrazione giornaliera di barili di greggio (circa 10,2 milioni) afferma di puntare, oltre che sulle due fonti appena citate, anche sulle energie rinnovabili e sulle energie alternative per aumentare la produzione energetica nel 2013.
E’ questo quanto emerso dall’agenda dell’evento in programma per i prossimi 18 e 19 ottobre a Verona, quando nel corso del Forum Europasiatico si chiarirà la situazione attuale definendo le strategie future. Al Forum economico su innovazione e internazionalizzazione organizzato dall’Associazione conoscere Eurasia, Intesa Sanpaolo e Gazprombank e di cui l’Italia è partner strategico grazie alla presenza di Eni, primo cliente mondiale di Gazprom, si parlerà inoltre del valore della Russia in quanto esportatore strategico di gas in Europa.
Dalle notizie trapelate anche l’annuncio del completamento, entro il 2015, del primo tratto del gasdotto South Stream che, passando per il Mar Nero, collegherà la Russia all’Europa meridionale facendo crescere l’attuale fornitura di gas dal 35% al 40-45 per cento. Ma oltre alle fonti fossili verrà dato largo spazio alla diffusione delle rinnovabili.
“La Russia punterà entro il 2020 a contenere entro la soglia del 40% il consumo energetico interno, promuovendo con decisione le tecnologie di risparmio energetico e le fonti rinnovabili, che il Governo incentiva con l’obiettivo di passare dall’attuale quota dell’1% al 4,5 per cento nei prossimi anni”, dichiara Antonio Fallico, presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia e ideatore del Forum.