Le foreste giocano un ruolo chiave nella riduzione degli effetti del cambiamento climatico. Perché le stiamo distruggendo?
(Rinnovabili.it) – Proclamata lo scorso novembre dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, oggi (21 marzo) ricorre la Giornata internazionale delle Foreste. Un momento per riflettere sullo straordinario patrimonio di natura che esse costituiscono e alimentano. Senza le foreste non ci sarebbe vita sul nostro pianeta. In questo periodo nero per i cambiamenti climatici, le foreste assorbono circa 300 miliardi di tonnellate di anidride carbonica, ovvero 40 volte le emissioni di gas serra che ogni anno disperdiamo in atmosfera a livello globale. Tra i loro alberi vivono milioni di persone, popolazioni indigene anche incontattate, sempre più a rischio per causa dell’avidità di poche grandi aziende interessate allo sfruttamento incondizionato delle risorse naturali. Questa insaziabile brama ha un impatto devastante anche su mammiferi, uccelli, rettili, insetti, alberi, fiori e pesci.
Un terzo della superficie terrestre emersa è coperto da foreste: esse giocano un ruolo chiave nella riduzione degli effetti del cambiamento climatico. Attraverso l’ombra delle loro chiome e il fenomeno di evotraspirazione, gli alberi raffreddano il nostro Pianeta, contrastando il riscaldamento globale, contribuiscono a ridurre l’erosione del suolo e il rischio di frane e valanghe.
Senza le foreste il pianeta collassa
Anche gli effetti più localizzati dei cambiamenti climatici vengono assorbiti dalle foreste, che circoscrivono la portata di inondazioni, prevengono e riducono la salinità e la desertificazione delle zone aride. La deforestazione è un processo che strappa l’ago alla bilancia, mandando in tilt l’equilibrio del sistema. Aumenta così il rischio di inondazioni durante la stagione delle piogge e di siccità nella stagione secca.
Nonostante il mondo abbia perso un’are forestata pari alla superficie del Sudafrica negli ultimi 25 anni, il tasso di deforestazione è diminuito del 50% dal 1990 ad oggi. Questo non significa che le foreste siano tornate in salute: enormi perdite di aree verdi continuano a verificarsi ai tropici, soprattutto in Africa e Sud America.