Sarà consegnato questa sera al regista Amos Gitai il premio dedicato ad ambiente e cooperazione della 70° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia
Lo speciale trofeo, creato appositamente per da un maestro vetraio di Murano, incarna al meglio lo spirito che alimenta l’evento: una “goccia d’acqua” al cui interno, ogni anno, verrà inserito un campione di terra proveniente da Paesi diversi. “Il legame – spiegano gli organizzatori – tra terra e acqua e il collegamento con un luogo sempre diverso del mondo vuole simboleggiare l’humus fertile nel quale le generazioni future potranno conciliare sviluppo ed ecologia. La goccia inoltre simbolizza la forza di ogni piccola azione anche quella, potentissima, di un film”.
E dopo la terra del Brasile del 2012, quest’edizione accoglie la sabbia dell’Egitto, “come memoria di un periodo terribile per questa nazione ma anche come auspicio di riemergere presto”. A ritirare il premio questa sera sarà “Ana Arabia”, l’ultimo lavoro del regista israeliano Amos Gitai. “Il mio film è una bomba pacifista, – ha dichiarato lo stesso Gitai – parla dell’umanità e del modo in cui un gruppo di persone possono convivere e di come possa sopravvivere una fragile utopia”.