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Nasce FIMA, la rete di giornalisti per l’ambiente

Nasce FIMA, la rete di giornalisti per l’ambienteDopo quasi un anno di lavori è nata oggi a Perugia la F.I.M.A.- Federazione Italiana Media Ambientalicon lo scopo di promuovere l’informazione ambientale in Italia, di favore grazie ad essa la diffusione della cultura dell’ambiente e della sostenibilità e di sviluppare rapporti di collaborazione con analoghe organizzazioni e associazioni di altri paesi. Ed è stata la conferenza Verso una rete di giornalisti per l’ambiente- in apertura prima giornata del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia ad ospitare il confronto tra le diverse realtà del giornalismo ambientale italiano e a lanciare la neonata Federazione. «Come giornalista e direttore di testata sono fortemente entusiasta di questa iniziativa dalla potenzialità straordinaria alla quale parteciperemo con impegno» ha detto Mauro Spagnolo, Direttore di Rinnovabili.it, in apertura della conferenza. A moderare il dibattito è stata Paola Bolaffio, direttore di Giornalistinellerba.it, un giornale ambientale fatto da giovanissimi dai 5 ai 29 anni, anche lei fiduciosa riguardo la nascita della Federazione.

 

Qual è l’esigenza dell’informazione ambientale oggi nel nostro paese? La domanda apre scenari importanti. «L’esigenza è forte e la situazione attuale deve fare i conti con realtà di segno opposto – ha detto Spagnolo-. Da una parte la tendenza positiva sul fronte opinione pubblica e il crescente interesse sulle tematiche green che sono entrate oggi a vario titolo nella vita e consapevolezza dei cittadini». L’altra tendenza, di linea opposta, è quella che troviamo sul fronte pubblico, quello della politica. «Stiamo vivendo un momento di bassa sensibilità sulla scena politica riguardo le questioni ambientali. Le ultime campagne elettorali ne sono state un esempio; le tematiche ambientali, molto vicine ai valori primari della società in cui viviamo, devono tornare a far parte dell’agenda della politica», ha continuato Spagnolo. «E’ proprio da qui nasce l’importanza del ruolo del comunicatore ambientale che si trova a fare i conti con una realtà in grande evoluzione, quella della rete. Strumento potentissimo e straordinario sia per la capacità di diffusione che per l’offerta di informazione, ma che nella sua potenza ha anche delle insidie, prima tra tutte la mancanza di qualità in cui ci si può imbattere facilmente». Si apre quindi la questione dell’identikit del comunicatore ambientale oggi. Ecco allora che la competenza si pone come esigenza primaria, obiettivo imprescindibile nel campo del giornalismo scientifico.

 

Federazione Italiana Media Ambientali, la rete di giornalisti greenNella Sala Lippi a Perugia si discute e ci si confronta riguardo le esperienze portate avanti fino ad oggi: Sergio Ferraris direttore di QualEnergia racconta la buona riuscita dell’ e-book collettivo nato all’interno della Rete dei Giornalisti e Blogger per l’ambiente, che come spiega Peppe Croce, è un’iniziativa nata lo scorso anno, che ad oggi conta 100 partecipanti tra cui Ecoblog.it, Greenstyle.it, Blogeko.it, Vitamaree online.com. Marco Fratoddi, direttore de La Nuova Ecologia, ha mostrato l’importanza del ruolo della F.I.M.A quale «rete che tenga insieme la nostra informazione e quella dell’opinione pubblica». Mario Salomone, direttore Eco, sarà il presidente della Federazione, iniziativa ambiziosa e in grado di «creare massa critica per influire sulle politiche nei confronti dell’informazione, con l’augurio  che possa mettere insieme tutti i soggetti della comunicazione ambientale, dal singolo giornalista, alla testata, dal blogger, all’agenzia di stampa fino all’addetto stampa dell’ente pubblico», ha detto. Tutti loro possono trovare piena cittadinanza in questa Federazione: «Non vedo limiti, non è necessario essere giornalista ma voler contribuire a questa rete», ha sottolineato Salomone.

 

Queste le considerazioni dl comitato promotore della F.I.M.A che ne ha approvato oggi lo statuto. Il 31 dicembre 2013 sarà la data di scadenza della fase costituente della Federazione. Quelli mostrati oggi sembrerebbero i presupposti per una buona riuscita, a partire da un fertile terreno di confronto. Uno dei punti di partenza, ha concluso Mauro Spagnolo nel suo intervento, «potrebbe essere quella di inserire all’interno della struttura un comitato scientifico composto da persone al di sopra di ogni sospetto scientifico e giornalistico, che possa garantire la natura di questa Federazione, per darle maggiore forza e incisività. In un momento come quello che sta vivendo il nostro paese infatti, abbiamo bisogno di autorevolezza della rete e dell’informazione».

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