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Expo 2015: la ‘foresta urbana’ del Padiglione Italia al Quirinale

Una “Architettura Naturale” che ricorda le forme di un grande albero per rappresentare l’Italia all’Expo 2015, attraverso tecnologia ed energia sostenibile

Expo 2015 il Padiglione Italia al Quirinale(Rinnovabili.it) – Rimangono ancora pochi giorni per visitare la mostra in scena al Quirinale e dedicata al “Padiglione Italia” che rappresenterà il nostro Paese durante l’Expo 2015 di Milano.

 

Fino al 15 gennaio alla Sala della Guardia d’onore sarà possibile conoscere il progetto firmato da Nemesi & Partners attraverso rendering, filmati ed un plastico in scala, toccando con mano gli aspetti più interessanti dell’edificio definito “foresta urbana” per l’aspetto della sua pelle esterna, articolata secondo le sembianze di un grande albero.

Partendo dal tema centrale dell’Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, il Padiglione Italia si presenta come una ”architettura naturale” energeticamente sostenibile, in cui i Territori, le Regioni e le aziende italiane troveranno spazio.

Il concept dell’albero-foresta infatti prende forma da una serie di accorgimenti tecnologici, impiantistici ed energetici che rendono l’edificio capace di interagire con l’ambiente, a partire dalle prestazioni dell’involucro dove la pelle esterna ramificata in cemento premiscelato fotocatalitico e la copertura vetrata fotovoltaica che cattura l’energia solare, assicureranno un perfetto microclima interno con il minimo dispendio di energia.

 

Il recupero recupero dell’acqua di falda dal terreno, l’impiego del concrete cooling system per il riscaldamento e raffrescamento degli ambienti di lavoro con scambio di calore per attivazione della massa e la movimentazione passiva dell’aria per conformazione geometrico-spaziale della piazza coperta.

 

1 Expo 2015 il Padiglione Italia al Quirinale

 

Una prima app è stata già sviluppata e presenta per aprire virtualmente le porte del Padiglione Italia, attraverso una mostra a realtà “aumentata”, una delle caratteristiche che dovrebbe, secondo i progetti, caratterizzare l’intera Esposizione Universale.