Per contribuire alla crescita del settore l'Europa ha bisogno di figure specializzate. L'eolico in cambio offrirà 450 posti i lavoro a settimana per 10 anni
(Rinnovabili.it) – In un momento di crisi economica specializzarsi professionalmente può essere un vantaggio da non sottovalutare. Con la crescente espansione dell’energia eolica in tutta l’Europa sta infatti crescendo la richiesta di figure sempre più complete che siano in grado di seguire la costruzione e la manutenzione di un impianto. Al momento il continente dispone in totale di 100 GW di capacità istallata destinata a crescere per riuscire a raggiungere gli obiettivi di generazione energetica green contenuti nel pacchetto 20-20-20. Ma a non tenere il passo sembra essere l’offerta di lavoratori specializzati, molto richiesti.
TPWind – piattaforma di ricerca e sviluppo dell’energia eolica – sta lavorando per rilasciare nuove statistiche all’evento 2013 organizzato dall’European Wind Energy Association che si svolgerà a Vienna all’inizio di febbraio. Grazie al documento verrà rivelato quanto sia profonda la carenza di competenze oggi e di cosa il settore ha bisogno.
“La mancanza di risorse umane nell’energia eolica è uno dei peggiori ostacoli del futuro”, ha dichiarato Filippo Gagliardi, segretario generale TPWind. “Più avanti la TPWind produrrà un importante rapporto dettagliato dei programmi di formazione disponibili in tutta Europa, contenente le raccomandazioni di espandere questa offerta al fine di colmare la crescente carenza di competenze,” ha aggiunto Gagliardi.
Attualmente il settore impiega circa 238.000 persone (dati 2010), direttamente e indirettamente, e la European Wind Energy Association (EWEA) si aspetta che questo numero riesca salire a 450.000 entro il 2020. Questo starebbe a significare 450 nuovi posti di lavoro a settimana nel settore eolico dal 2010 al 2020.