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Energy Earth Awards, un premio per l’energia in equilibrio con l’ambiente

Energy Earth Awards

(Rinnovabili.it) – «Non si può parlare di ambiente senza parlare di energia […] e non si può parlare di energia senza coniugarla al rispetto ambientale. Equilibrio è la parola centrale tra questi due temi e noi crediamo che la ricerca di questo equilibrio sia la chiave di tutto». Con queste parole lo scorso 23 luglio a Maratea, in Basilicata, l’avvocato Francesco Marotta ha presentato la prima edizione degli Energy Earth Awards.

Il riconoscimento, creato dall’omonima Associazione di cui Marotta è il presidente, nasce con un obiettivo preciso: premiare le eccellenze del mondo della sostenibilità energetica ed ambientale. Manager nazionali ed internazionali, imprese e personalità che abbiano segnato, con la propria azione, il percorso verso quello stesso equilibrio citato da Marotta. Il riconoscimento assegnato alle performance più rilevanti in questi settori mira a stimolare la ricerca e l’innovazione, e a diffondere un’informazione concreta, diretta, chiara e non ideologica, su temi oggi prioritari.

La cerimonia si è aperta con un momento di riflessione e confronto tra protagonisti della transizione energetica e ambientale, condotto dal giornalista Alessandro De Angelis e alla presenza del Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, dell’ambasciatore Ettore Sequi e di esponenti di alcune delle più grandi realtà industriali del Paese, tra cui Enel, Acea, Ferrovie dello Stato, Google Cloud Italia.

Gli Energy Earth Awards sono stati consegnati a 21 personalità nell’ambito dei due grandi filoni Energia ed Ambiente, in categorie come idrogeno, eolico, fotovoltaico, elettricità, studi e ricerche, comunicazione. Tra i premiati 2022 anche l’ingegner Ugo V. Rocca, fondatore e presidente di RESIT, azienda italiana attiva nel settore della produzione di energia da fonte rinnovabile fin dal 2000.

Il riconoscimento è stato assegnato al manager per aver intuìto in anticipo le potenzialità di impiego e il possibile contributo delle rinnovabili e in particolare della diffusione del fotovoltaico“. Un’intuizione che, come spiega lo stesso Rocca risale addirittura alla fine degli anni ’80. «Ricordo ancora quando con una certa incoscienza chiesi al presidente dell’Ansaldo di occuparmi di fonti rinnovabili e ricordo anche la sua risposta: “Ma tu sei sicuro?” Ero sicuro. Sono contento di averlo fatto perché abbiamo portato in Italia per un certo periodo di tempo la leadership nel campo del fotovoltaico. Abbiamo realizzato i più grossi impianti connessi in rete in Europa e con grande soddisfazione, abbiamo visto venire tedeschi, inglesi e francesi a studiare quello che noi stavamo facendo». 

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