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L’ecoturismo viaggia in bicicletta

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Per gli amanti dell’ecoturismo su due ruote

(Rinnovabili.it) – L’Italia si dà alla bicicletta. Questa forma di ecoturismo prende sempre più piede grazie anche all’apertura di nuovi percorsi ciclabili in tutta la Penisola, con fulcro in tutta la dorsale appenninica che va dalla Liguria alla Sicilia.

Fra il 2017 e quest’anno sono nati percorsi e iniziative volte a promuovere il binomio bicicletta-turismo nell’ambito del progetto Appennino Bike Tour, che prevede che entro il 2020 tutte le montagne che percorrono tutto lo Stivale diventino sede della più grande ciclovia d’Italia. Questo progetto, presentato dal ministro dell’Ambiente e da ViviAppennino, punta rilanciare questa fetta longitudinale d’Italia in maniera sostenibile.

Questo percorso, battezzato “il Giro d’Italia che non t’aspetti”, sarà mappato con dei segnali ad hoc e sarà celebrato il 16 e il 17 giugno quando si terrà la Giornata Nazionale #AppenninoBikeTour, con eventi, escursioni e sagre lungo tutta la dorsale, da Nord a Sud Italia.

 

Dall’Appennino alle…onde

Meno tortuoso ma altrettanto lungo sarà invece la Ciclovia Adriatica, un percorso che si snoderà per 1.700 km da Trieste e Santa Maria di Leuca attraverso 7 regioni. Più breve ma altrettanto suggestivo sarà invece la ciclovia che correrà lungo la via Aurelia da Ventimiglia a Roma per circa 1.200 km attraverso Liguria, Toscana e Lazio, dei quali 700 sono già percorribili dagli appassionati delle 2 ruote.

In fase di completamento è invece l’anello ciclabile “Garda by bike”, lungo circa 140 km. Secondo gli appassionati, è un’opera unica a livello mondiale che – quando completata – farà sì che la zona del Benaco sia una delle capitali mondiale del cicloturismo. Il progetto di chiusura del cerchio prevede sia l’utilizzo di alcune gallerie dismesse sia la creazione di tratti a sbalzo sul lago. Alla fine dei lavori, si potrà percorrere tutto il perimetro del Lago su percorsi protetti e segnalati che si intersecheranno con la ciclovia “Vento” che andrà da Torino a Venezia.

Secondo gli addetti ai lavori, ogni chilometro di pista ciclabile turistica è in grado di generare un indotto annuo compreso tra i 110 e i 350 mila euro.

 

Dove dormire

L’Italia è piena di hotel dedicati a chi viaggia o possiede una bicicletta. Insomma: i bike hotel sono quasi ovunque. C’è addirittura un gruppo – Space Hotels – che ha fatto dell’interesse verso questo tipo di ecoturismo una ragion d’essere. Diversi alberghi, infatti, mettono a disposizione degli ospiti biciclette per scoprire le città o per passeggiate fuori porta: a Torino l’Hotel Victoria, a Santa Margherita Ligure, l’Hotel Metropole & S. Margherita, a Bergamo l’Hotel Excelsior San Marco, a Verona, l’Hotel Accademia e l’Hotel Italia, a Piacenza l’Hotel Ovest, a Ferrara, l’Hotel Carlton, a Rimini l’Hotel Ambasciatori, in Provincia di Pisa (a Calcinaia), il Calamidoro Hotel, a Città di Castello (PG) l’Hotel Tiferno, a Manfredonia (FG) il Regiohotel Manfredi.

 

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