Torna l’evento globale firmato WWF che il 31 marzo spegnerà le luci di monumenti e luoghi simbolo in tutto il Pianeta
Quest’anno l’evento coinvolge in prima persona i sistemi urbani chiamandoli ad affrontarsi sul terreno della sostenibilità e delle buone pratiche. Per questo 2012, infatti, il WWF invita le città a “reinventarsi” sostenibili nell’Earth Hour City Challenge, sfida internazionale che premierà le best practies avviate dai comuni, grandi o piccoli che siano, per dare una svolta sostenibile al proprio futuro. Per candidarsi a capitale sostenibile di Earth Hour 2012 c’è tempo fino al 29 febbraio presentando la propria partecipazione a eventi@wwf.it. Dopo una selezione nazionale, i vincitori saranno presentati al pubblico nei giorni precedenti il 31 marzo, per poi confrontarsi con le città straniere impegnate nella sfida a livello internazionale.
I primi testimonial dell’Earth Hour sono gli atleti della nazionale italiana di rugby, il cui video per la campagna è stato e verrà proiettato sui maxi-schermo dell’Olimpico nel pre-partita del Sei Nazioni. Sul fronte delle iniziative speciali organizzate insieme ai partner, si inizia il 21 febbraio con l’ironico contest fotografico di Coin per raccontare i propri “peccati green” sul sito coin.it/peccatoverde e concorrere all’estrazione di un viaggio escursionistico in Andalusia e due soggiorni in una Fattoria del Panda WWF (le foto più votate saranno premiate con Giftcard Coin e t-shirt personalizzate Earth Hour). Mentre Cisco, azienda leader nel settore dell’Information Technology, prepara la sua prima “Business Travel Free Week”.
“Quest’anno l’Ora della Terra è particolarmente importante. A giugno i grandi della Terra convergeranno a Rio de Janeiro per lanciare proprio lo Sviluppo Umano 2.0, fondato sulla nuova economia sostenibile – ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile Policy Clima ed Energia – I Governi hanno perso di vista il legame inscindibile tra la nostra vita e il buon funzionamento degli ecosistemi che ci assicurano acqua, aria, cibo, risorse. Ma le soluzioni per la crisi climatica, ambientale ed economica convergono: dobbiamo cambiare la nostra economia e andare verso una green economy fondata sulla de-carbonizzazione, sull’uso efficiente delle risorse, sull’equità sociale. E per farlo dobbiamo ripartire dalle città, come avvenne per il Rinascimento italiano.”