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Per Earth Hour #unoralbuio anche per il mare

Per Earth Hour #unoralbuio anche per il mare

 

(Rinnovabili.it) – E’ ufficialmente partito il conto alla rovescia per Earth Hour, la mobilitazione contro il climate change che il 28 marzo unirà tutto il Pianeta in una gigantesca ola di buio. Sono già in cantiere iniziative in tutto il mondo e anche in Italia stanno arrivando al WWF le adesioni alla speciale staffetta di “spegnimenti”. La novità di quest’anno è l’adesione a Earth Hour della Marina Militare Italiana: grazie a questa nuova partecipazione, l’evento attraverserà anche le nostre coste e aree portuali, oltre allo spegnimento di Palazzo Marina a Roma, sede dello Stato Maggiore Marina. Dal nord al sud luci spente a Venezia sull’Arsenale e sulla Scuola Navale Militare F. Morosini, a La Spezia, con la Base Navale e le navi ormeggiate, a Livorno con l’Accademia Navale, a Brindisi e Taranto con le  Base Navali e le navi ormeggiate oltre al Castello Aragonese di Taranto e infine ad Augusta, Base Navale e navi, e Messina.

 

L’Ora della Terra punta, per così dire, i riflettori sulla più grande minaccia ambientale oggi conosciuta, il cambiamento climatico. Il 2014 è stato registrato come  l’anno più caldo sulla Terra a partire dal 1880. L’aumento delle emissioni di gas climalteranti in atmosfera, in particolare dell’anidride carbonica, non sta provocando solamente un aumento della temperatura media ma anche un incremento di CO2 negli oceani dove aumenta l’acidificazione. Questa a sua volta provoca un effetto sulle catene alimentari marine perché tutti i componenti calcarei di tanti organismi marini, come le conchiglie dei molluschi e il plancton calcareo, costituite da carbonato di calcio tendono a sciogliersi. Eppure ricorda  Mariagrazia Midulla, responsabile Clima&Energia del WWF Italia “Proprio in questi giorni abbiamo visto che combattere il cambiamento climatico si può: secondo la IEA (Agenzia Internazionale per l’Energia), infatti, nel 2014 le emissioni di CO2 sono rimaste stabili, nonostante l’economia, a livello mondiale, sia cresciuta del 3% – ha dichiarato – Dalle prime analisi, pare che questo sia dovuto al minor uso del carbone, il combustibile fossile più inquinante per il clima, per l’ambiente e per gli esseri umani. Questa è la dimostrazione che ‘disaccoppiare’ economia ed emissioni è una possibilità reale”. Ma la strada per ottenere risultati concreti e definitivi è ancora lunga, e una tappa importante di questo percorso è sicuramente costituita dal Vertice Onu di Parigi. “Avere un accordo significativo ed efficace nel Summit sul Clima che si terrà a dicembre a Parigi; un accordo che deve essere basato sulle indicazioni della comunità scientifica e non sui veti incrociati e gli interessi degli inquinatori”.

 

Partecipare a Earth Hour quest’anno è ancora più Social: si potranno condividere con tutti i propri contatti su Facebook,  Twitter e Instagram  le più belle foto dello spegnimento della propria città (o dell’evento che ciascuno vorrà organizzare a casa propria o con amici).   Sui social usando l’hashtag #unoralbuio e #EarthHour ognuno diventerà  parte attiva dell’evento mondiale.

 

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