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COP21 sulla protezione del Mar Mediterraneo: verso controllo emissioni SOx

cop21 mediterraneo
Credit: Kirk F (publicdomainpictures.net)

 

Tutela della biodiversità e nuove norme anti-inquinamento al centro della COP21 della Convenzione di Barcellona

(Rinnovabili.it) – È iniziato il conto alla rovescia verso la 21esima Conferenza delle Parti –COP21 della Convenzione di Barcellona (https://www.cop21med-italy.net/), l’accordo per la protezione del Mar Mediterraneo dai rischi dell’inquinamento. La riunione, che si terrà quest’anno a Napoli dal 2 al 5 dicembre, ha in agenda la discussione, ed eventuale adozione, di una serie di fondamentali progetti per il futuro del Mare Nostrum. A cominciare, come ricordato oggi dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, da una tabella di marcia per una possibile designazione delle acque mediterranee come area di controllo per le emissioni di ossidi di zolfo (SOx).

 

L’appuntamento arriva dopo il meeting preparatorio tenutosi ad Atene nel mese di settembre e, almeno nelle premesse, dovrebbe andare a toccare tutte le principali tematiche connesse alla tutela del Mar Mediterraneo. Saranno presenti, oltre ovviamente all’Italia, padrona di casa, le altre 21 nazioni che hanno ratificato la Convenzione di Barcellona. “Tutti i Paesi rivieraschi, – ha commentato Costa – anche quelli africani e mediorientali, parleranno del mar Mediterraneo dal punto di vista ambientale, per individuare i percorsi da tenere a livello complessivo per i prossimi due anni, che coincideranno con la presidenza italiana”, 

 

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Il programma della COP21 è particolarmente fitto: tra i progetti di decisione su cui le Parti si troveranno a discutere ci sono nuove norme per contenere l’inquinamento in linea con i protocolli Dumping, Offshore e LBS della Convenzione e linee guida per l’eliminazione graduale dei sacchetti di plastica monouso. Il confronto verterà anche su un quadro regionale comune per la gestione integrata delle zone costiere e su norme condivise per le attività offshore. Il ministro Costa ha promesso che al centro dell’attenzione rimarranno la blue economy, la tutela della biodiversità, la protezione delle coste e il tema dei rifiuti, senza scordare ovviamente il capitolo più delicato: nuove restrizioni agli ossidi di zolfo. “Lanceremo l’opzione di ridurre le emissioni a base di zolfo all’interno del Mediterraneo, come già accade per il mar Baltico […] Se si riuscisse a scendere come emissioni allo 0,1 quindi oltre lo 0,5 previsto da gennaio, (il Mar Mediterraneo) diventerebbe non solo un simbolo, ma una reale tutela ambientale per il mare e per i cittadini”.

 

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