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Confagricoltura: gli alberi di natale veri sono una scelta sostenibile

alberi di natale
Credit: Pixnio immagini gratuite

Alberi di natale: attenzione al cartellino con il nome del produttore e il numero regionale di registrazione

(Rinnovabili.it) – Con il Natale ormai alle porte, sono in milioni gli italiani che si stanno dedicando all’acquisto e alla “preparazione” degli addobbi natalizi. Esattamente come per il menu del 25 dicembre, anche in questo caso, il problema ambientale è tutt’altro che irrilevante: tra stelline, neve finta, lucine e alberi di natale, scegliere quelli giusti non è soltanto una questione di gusti ma anche di sostenibilità. 

Acquistare alberi di natale veri è una scelta sostenibile – sottolinea con una nota Confagricoltura perché fa bene all’ambiente, alla salute ed è di sostegno ai comparti florovivaistico e boschivo, essenziali per l’economia nazionale. Molto meglio di quelli in plastica o, assolutamente da evitare, di quelli provenienti da filiere non certificate: gli alberi di natale “sostenibili” provengono infatti da coltivazioni specializzate o da cime derivanti da potature o sfoltimenti, indispensabili per la salute dei boschi.

Attenzione agli alberi di plastica – ha dichiarato Francesco Mati, presidente della Federazione nazionale Florovivaistica – Molti sono di dubbia provenienza, possono rilasciare particelle nocive negli ambienti chiusi, compromettendo la salubrità dell’aria nelle nostre case. La maggior parte di questi viene prodotta all’estero e potrebbe anche contenere cloruro di polivinile o PVC che, come noto, rilasciano sostanze pericolose. Soltanto gli alberi veri sanno creare profumi e atmosfere: moltissime sono le varietà da consigliare, dall’abete Rosso a quello Bianco o al Nordmanniana”.

 

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Scegliere un albero di natale “vero” al posto di quelli in plastica significa, anche, compiere una scelta etica utile al nostro patrimonio boschivo: gli alberi certificati non aggravano in alcun modo il fenomeno del disboscamento ma, al contrario, ne contrastano l’avanzare. “Abbiamo un patrimonio forestale importante – ha spiegato Giulio Rocca, presidente della Federazione nazionale Risorse Boschive e Coltivazioni legnose – che copre il 35% del nostro territorio. Su quasi 590mila ettari ci sono gli abeti rossi da cui, autorizzati dal servizio forestale, sono tagliate le cime utilizzate per gli alberi di Natale. Con questa potatura si garantisce la sopravvivenza e la buona salute dei nostri boschi, – aggiunge – un patrimonio importante per mantenere le coltivazioni in aree di montagna, che svolge funzione di salvaguardia dell’ambiente, oltre a tutelare il suolo difendendolo dalle erosioni e dalle frane”.

Come scegliere quello giusto? La cosa più importante è controllare l’apposito cartellino contenente il nome del produttore e il numero regionale di registrazione. Soltanto le piante commercializzate con il tagliando – avvertono infatti gli esperti – sono allevate per la produzione specifica di alberi di natale.

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