“Nei prossimi 8 anni la green economy genererà dai 20mila ai 40mila posti di lavoro” – con questo slogan si è aperto ieri mattina, presso l’Università Luiss di Roma, il primo “Greening Camp” rivolto alle nuove generazioni e alla loro capacità di inventare nuove soluzioni nell’ambito dello sviluppo industriale sostenibile ‘made in Italy’. Uno dei principali obiettivi dell’evento – promosso dal Ministro dell’Ambiente Corrado Clini in collaborazione con l’Ateneo Guido Carli e ItaliaCamp – è stato quello di individuare un nuovo modello di cambiamento dell’economia italiana, attraverso un tavolo di confronto tra istituzioni, università, imprese ed investitori, aperto alle nuove proposte di giovani laureandi e neo laureati nell’ambito dell’ambiente, dello sviluppo e della sostenibilità. E proprio partendo da questi settori, il “camp” ha quindi potuto presentare, (nella seconda parte della giornata), le famose 6 “Green Zone”, ossia delle vere e proprie sessioni progettuali realizzate attraverso l’incontro diretto delle esperienze maturate tra le diverse componenti della filiera ambientale (enti di ricerca, aziende di settore, atenei ed investitori). Alcune delle zone verdi più interessanti (illustrate da giovani neolaureati durante l’evento) hanno inoltre riguardato progetti legati, ad esempio, alla gestione integrata del ciclo dei rifiuti per recuperi al 100% (eliminando direttamente il processo di smaltimento in discarica), la mobilità sostenibile (grazie all’uso di macchine elettriche che abbattono l’inquinamento acustico e dell’aria), il recupero di pneumatici fuori uso (attraverso getti d’acqua ad altissima pressione), il mitigamento del riscaldamento globale (con l’utilizzo di speciali superfici altamente riflettenti) ed infine, alla produzione di detergenti e detersivi ecologici (impiegando materie prime naturali a basso impatto ambientale).
Sullo slancio di queste nuove idee lo stesso Ministro Clini – presente all’appuntamento di ieri – ha quindi promosso il suo programma straordinario per l’occupazione giovanile: “si tratta – ha detto – di un piano rivolto alle nuove generazioni nei settori delle tecnologie ambientali e che ha l’ambizione di generare almeno 60mila posti di lavoro nuovi per giovani laureati con un’età inferiore a 30 anni”. Queste risorse secondo Clini, “verranno in particolare impiegate nelle imprese che operano nei settori della «manutenzione» del territorio, della sua gestione in sicurezza, delle tecnologie energetiche pulite, dell’auto elettrica e della gestione sostenibile delle risorse idriche.” Tra tutti i presenti in sala però, qualcuno ha anche espresso delle perplessità rispetto alle proposte lanciate dal Ministro. Riccardo Luna (ex direttore della rivista Wired), ha invitato ad esempio i giovani a crearsi da soli la loro innovazione “senza dover aspettare i Ministri, il Governo, le leggi, i finanziamenti”. “Dove è finita infatti – ha sottolineato Luna – la famosa società semplificata ad 1 euro per gli under 35 votata dal governo sei mesi fa? E’ stato poi fatto il decreto attuativo o ci hanno ripensato?”.