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Clean and Cool Mission: 16 aziende Uk partono per gli Usa

(Rinnovabili.it) – Sono 16 le aziende specializzate in finestre fotovoltaiche, in sistemi avanzati di accumulo di energia e in serre che utilizzano per le attività produttive acqua di mare che, grazie all’alto profilo green, sono state selezionate per prendere parte ad una missione commerciale negli Stati Uniti alla fine del mese.

L’iniziativa, conosciuta con il nome di  Clean and Cool Mission è sostenuta dal Technology Strategy Board (TSB) e dalla UK Trade and Investment (UKTI) che solo ieri sera hanno annunciato l’imminente partenza dei 16, prevista per il 24 marzo, alla volta di San Francisco.

Tra le prescelte la Seawater Greenhouse, società londinese che ha sviluppato un’innovativa tecnologia di dissalazione dell’acqua di mare a basso consumo energetico che consente agli agricoltori di irrigare le coltivazioni in serra in periodi e in zone di siccità.

Annunciando le società selezionate, Guy Pattinson, partner della società di consulenza The long Run Venture, che ha organizzato la missione, ha chiarito che lo scopo del viaggio consiste nell’ “aiutare le aziende clean tech del Regno Unito ad accelerare la propria capacità di successo negli Stati Uniti” attraverso nuovi investimenti, partnership e mediante l’ingresso in nuovi mercati.

Una volta negli Stati Uniti le scoietà potranno partecipare all’annuale appuntamento  Cleantech Forum, dove avranno la possibilità di incontrare esperti ed esponenti di settore allo scopo di conoscere i reciproci know how e cercando di rafforzare ulteriormente la posizione del Regno Unito nelle classifiche che annoverano i principali attori impegnati nel settore.

“Nel 2011 il Regno Unito è arrivato terzo, dietro Stati Uniti e Cina, in una classifica di innovazione green tech”, ha specificato il ministro del Clima Greg Barker, aggiungendo che il Regno Unito è ben posizionato per mantenere la sua posizione di uno dei principali hub nelle Clean Tech a causa della forte presenza sul territorio di risorse energetiche rinnovabili, università e centri di ricerca di importanza mondiale oltre all’accesso alla City of London. “E’ di moda tra i politici chiamare in causa la City, ma è uno dei nostri più grandi beni”, ha detto, “ci dà un enorme vantaggio nell’innovazione e nelle green technology”.

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