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CicloVia Appenninica, il più grande percorso “a pedali” d’Italia per rilanciare il turismo sostenibile

Il percorso ciclabile si snoda lungo le strade secondarie dell’Appennino e permette di riscoprire le meraviglie del nostro territorio, da quelle ambientali a quelle storiche ed enogastronomiche

Appennini Bike Tour

Il turismo sostenibile, attento all’ambiente, è capace di far riscoprire le bellezze del territorio ma anche di valorizzare antichi borghi di montagna spesso esclusi dal turismo tradizionale

(Rinnovabili.it) – Inforcare la bicicletta e andare alla scoperta dell’Appennino: è il cuore del progetto Ciclovia dell’Appennino, lanciato due anni fa dalla ong Vivi Appennino e Confcommercio Ascom, col sostegno del Ministero dell’Ambiente. Un percorso di 2.600 km lungo la dorsale appenninica che attraversa l’Italia intera, da a Altare in Liguria fino ad Alia in Sicilia.  Si tratta di un progetto vincente, volto a riportare in auge il turismo ciclistico, volano per l’economia di paesi del Nord Europa e che in Italia è ancora troppo di nicchia. Il turismo sostenibile, infatti, è attento all’ambiente, è capace di far riscoprire le bellezze del territorio ma anche di valorizzare antichi borghi di montagna spesso esclusi dal turismo tradizionale e che hanno bisogno di una spinta per ripartire. Un modo, dunque, di avvicinare tutti alle bellezze ambientali, storico artistiche e perché no enogastronomiche del nostro territorio.

 

Proprio pochi giorni fa si è conclusa la seconda edizione dell’Appennino Bike Tour, che ha visto il ciclista Omar Di Felice, testimonial del Giro, pedalare l’intera Dorsale in soli undici giorni, dal 4 al 14 aprile. Proprio durante la partenza ad Altare è stato inaugurato il primo cartello della Ciclo-Via Appenninica, il più grande percorso ciclo-turistico d’Italia lungo le strade secondarie dell’Appennino. Tutti i Comuni su cui insiste il passaggio della gara hanno raccolto firme per una proposta di legge che istituisca la Ciclovia Appenninica, con l’obiettivo di coinvolgere i Sindaci dei Comuni vicini. L’obiettivo è quello di raggiungere almeno 50.000 firme, coinvolgendo oltre 500 Sindaci nella progettualità. “Questo progetto, studiato con attenzione insieme ai tecnici del Ministero dell’Ambiente e a Confcommercio Ascom – ha dichiarato Enrico Della Torre, Direttore di Vivi Appennino rappresenta un grande volano per le aree montane appenniniche soggette a spopolamento dei borhi, crisi economica, dissesto idrogeologico senza contare chi, per via di catastrofi naturali, oggi non ha più nulla. E’ indispensabile andare avanti”. Durante tutte le soste c’è stato spazio per la valorizzazione delle tipicità locali, dall’agricoltura all’allevamento sostenibile, linea con l’iniziativa “2018 Anno del Cibo Italiano”.