Con il cicloturismo cresce il turismo esperienziale e sostenibile
Il cicloturismo, strettamente legato all’agriturismo, è adatto a tutte le età. Infatti, sta conquistando crescenti consensi tra le persone che amano il turismo sostenibile e desiderano una vacanza nel verde e a contatto con la natura.
Vacanze all’insegna della consapevolezza ambientale
Possiamo quindi considerare a pieno titolo il cicloturismo una delle dimensioni della sostenibilità con una peculiarità tutt’altro che insignificante: è una scelta che nasce dalle persone, da un desiderio di relax e di benessere, non deriva da politiche green imposte dall’alto. Questo orientamento personale stimola una riflessione: il cicloturismo rientra nella consapevolezza ambientale che sta conquistando un posto rilevante fino a orientare i comportamenti e le scelte in tanti aspetti della nostra vita, dai comportamenti di acquisto fino alle vacanze.
Il 17 aprile, nella sede romana di Confagricoltura a Palazzo della Valle, la Federazione Ciclistica Italiana (FCI) e Agriturist, che riunisce gli agriturismi di Confagricoltura, hanno siglato un accordo di partnership.
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Cicloturismo per rivitalizzare borghi e aree rurali
Positivo il commento di Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura: «Sono orgoglioso di ospitarvi nella sede dove è nata, nel 1965, Agriturist, da cui è stato declinato il fenomeno agrituristico in Italia. Oggi la vacanza nelle aziende agricole è diffusa su tutto il territorio e favorisce una maggiore conoscenza del settore primario e dei suoi prodotti. La vostra collaborazione costituisce un notevole volàno per l’ospitalità nelle aziende agricole e contribuisce a rivitalizzare, anche dal punto di vista economico, le aree rurali e i borghi».
Il cicloturismo, che è un fenomeno in espansione sul nostro territorio, rientra a pieno titolo nel turismo esperienziale che unisce sport, natura, buon vino e cibo sano: la vacanza in agriturismo si conferma pertanto il momento ideale per unire questi punti, anche perché molti agriturismi offrono anche la possibilità di noleggiare una bici.
L’impatto economico del cicloturismo
Non si deve sottovalutare l’impatto economico del cicloturismo, a torto considerato poco rilevante da questo punto di vista: nel 2022 l’Italia ha registrato la presenza di 33 milioni di biker con un impatto economico diretto pari a 4,1 miliardi di euro (stando alle stime di ISNART, Istituto Nazionale Ricerche Turistiche).
Il 2023 ha confermato l’interesse per il turismo che unisce sport e natura: i biker sono stati quasi 57 milioni.
Due terzi dei cicloturisti sono arrivati dall’estero (dove questo tipo di turismo vanta una tradizione consolidata) e hanno speso, in media, 3.750 euro per una settimana.
«L’intesa con Agriturist nasce dalla convinzione che la bicicletta e il ciclismo siano leve straordinarie in grado di valorizzare le eccellenze del nostro Paese. La Federazione crede fermamente in questa missione, in grado di rafforzare il valore sociale del nostro sport creando ricchezza sostenibile», ha dichiarato Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione Ciclistica Italiana, ricordando anche il progetto Bike Hospitality che Marche Italia Tour ha realizzato in collaborazione con FCI.
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Le iniziative per collegare seimila agriturismi
L’intesa fra Agriturist e FCI mette in cantiere convegni, seminari, la creazione di strade ciclistiche per collegare le circa 6mila aziende aderenti ad Agriturist, oltre a manifestazioni agonistiche o cicloturistiche.
Come ha sottolineato Augusto Congionti, presidente Agriturist, «i nostri agriturismi, diffusi in tutta Italia, costituiscono il punto d’appoggio naturale per i cicloturisti, che troveranno, oltre all’accoglienza e ai prodotti enogastronomici, assistenza e consigli di viaggio. Siamo convinti di riuscire a mettere in luce ancor di più la nostra attività attraverso l’iniziativa Bike Hospitality, con percorsi ciclistici dedicati, capaci di valorizzare le nostre aziende associate».