Rinnovabili • ciclorifugio Rinnovabili • ciclorifugio

Il ciclorifugio ecosostenibile nato da una maratona di idee

Realizzata dagli studenti dei corsi ITS Energia Piemonte, la struttura è un modulo in legno di 28 mq in linea con gli standard NZEB

ciclorifugio

 

Installato tra le vigne del Monferrato, il primo ciclorifugio ecosostenibile progettato da ragazzi

(Rinnovabili.it) – Una mini-house ecologica nelle celebri colline del Monferrato, che offra ristoro ai turisti “a pedali” che attraversano il territorio: questo quanto farà il primo ciclorifugio ecosostenibile ideato e realizzato dagli studenti dell’ITS Energia Piemonte. Il progetto nasce  dall’Hackthon Green Camp, maratona di idee voluta dalla Fondazione ITS Piemonte e dedicata ai giovani dei corsi ITS di BUilding Manager (Tecnico superiore per il risparmio energetico nell’edilizia sostenibile) e di Energy Manager (Tecnico superiore per la gestione e verifica degli impianti energetici). Il risultato è una struttura in legno compatta di appena 28 metri quadrati, perfettamente in linea con lo standard europeo dell’NZEB, ossia dell’edificio a energia quasi zero. Il ciclorifugio ecosostenibile offre infatti soluzioni passive che minimizzino la domanda energetica e quindi la necessità di intervento degli impianti meccanici.

Veloce da realizzare – gli studenti hanno impiegato solo 48 ore per installare il prototipo – la struttura si sviluppa su un piano terra e due soppalchi; nel complesso offre fino a 4 posti letto, un’area giorno, un bagno e, ovviamente, una zona per il ricovero delle biciclette dotata di prese per ricaricare quelle elettriche e attrezzata per la manutenzione dei mezzi.

 

>>Leggi anche Huba, l’ecorifugio alpino sulla vetta della sostenibilità<<

 

Il modulo è stato progettato per essere facilmente replicabile e dispone di un sistema domotico a comandi vocali, un impianto fotovoltaico e uno di raccolta e riciclo dell’acqua piovana. “Il progetto elaborato dagli studenti ha già suscitato l’interesse di diverse aziende e questo successo ci porta a valutare l’opportunità di rendere permanente il concept formativo dell’Hackathon – ha affermato Sergio Califano, presidente di Fondazione ITS Piemonte – La nostra ambizione è di estenderne il format anche alla rete nazionale degli ITS”.

Ispirato al modello delle convention americane che coinvolgono sviluppatori ed esperti di programmazione in cerca di soluzioni a problemi informatici, l’Hackathon Green Camp ha coinvolto oltre 25 aziende, tra cui VASS Technologies che ha messo a disposizione tecnologie e attrezzature, oltre alla school sulle colline astigiane dove si è svolto il camp. Environment Park, parco tecnologico torinese, ha contribuito con la propria consulenza e il proprio network per la realizzazione del progetto.

 

>>Leggi anche L’ecoturismo viaggia in bicicletta<<