La Fondazione Cmcc lancia ‘Change game’. Un videogioco interattivo basato su dati scientifici concreti per entrare nel cuore dei cambiamenti climatici, comprendere cosa hanno a che fare con energia, cibo, economia, salute e vita delle persone, con in testa l’obiettivo dello sviluppo sostenibile
di Tommaso Tetro
(Rinnovabili.it) – Una app che è un videogioco; interattivo, collaborativo, basato su dati scientifici, e elaborati dagli scienziati del clima. Ma è anche uno strumento didattico, con cui si impara facendo delle scelte, affrontandone le conseguenze, e investendo su innovazione e natura. Si chiama ‘Change game’, il videogioco – creato dalla Fondazione Cmcc (Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici) e realizzato da Melazeta srl con il contributo di Climate Kic Eit – che è di fatto una raccolta di materiale divulgativo “per entrare nel cuore dei cambiamenti climatici e comprendere che cosa hanno a che fare con l’energia, il cibo, l’economia, la salute e molti aspetti della vita delle persone”.
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Con ‘Change game’ si gioca con il Pianeta. Aprendo la app – lanciata e disponibile sia su Apple store che su Google play – si decide in sostanza come costruire un futuro a ‘zero’ emissioni, che sia resiliente ai cambiamenti climatici. Obiettivo è comprendere come le scelte che si compiono hanno effetti sull’ambiente che ci circonda e sulla vita delle altre persone. E capire che i cambiamenti climatici e i loro impatti dipendono anche da quello che scegliamo di fare: per esempio si può scoprire che dalla collaborazione con altre persone, facendo i giusti investimenti e puntando ai target di sviluppo sostenibile, si può contribuire alla costruzione di un Pianeta in grado di difendersi dai disastri naturali.
Grazie a ‘Change game’ – viene spiegato – “si configura una nuova realtà che tiene conto di come il clima interagisce con la società e con gli ecosistemi naturali”. Chi gioca deve gestire “la produzione e i consumi di energia, acqua, cibo e affrontare disastri naturali. Di fronte alle difficoltà è necessario trovare nuove soluzioni e sfruttare le tecnologie del futuro. Bisogna anche promuovere i comportamenti sociali che contribuiscono a migliorare la resilienza della propria città e interagire con le città vicine” attraverso “commercio, scioperi del clima, attacchi di corruzione e disinformazione”.
Di fronte a “ogni azione ha un impatto, positivo o negativo, su un settore, su un’attività del Pianeta a cui il giocatore dà vita, e anche sulle città realizzate dagli altri giocatori” perché “tutto si tiene insieme nell’emergenza climatica”. E proprio come accade sulla Terra, “maggiore sarà il livello di emissioni che i giocatori genereranno attraverso le loro scelte, maggiori saranno le sfide che dovranno affrontare in relazione all’aumento della temperatura. Come nella realtà, da un lato siccità, innalzamento del livello del mare, inondazioni, cicloni tropicali, diffusione di nuove malattie e dall’altro possibili soluzioni attraverso le interazioni con le altre città, gli investimenti in ricerca e sviluppo”.
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Dietro la scrittura della sceneggiatura del gioco c’è una solida base scientifica: “tutti gli scenari di gioco, costruiti e realizzati con modelli climatici appositamente creati, si fondano su dati e assunzioni prodotte dal lavoro e dalla ricerca sul clima. La scienza rappresenta il punto di partenza imprescindibile per definire le scelte che si compiono nelle diverse fasi”. Inoltre, viene incoraggiato anche un dibattito tra i giocatori su innovazione e sviluppo, e su come creare società resilienti e a zero emissioni.