(Rinnovabili.it) – “Un riconoscimento al suo eccezionale contributo alla conservazione delle foreste e al miglioramento della vita delle persone che dipendono da loro”, queste le motivazioni del conferimento del premio internazionale Wangari Maathai a Cécile Ndjebet.
La cerimonia si è svolta durante il XV Congresso Mondiale delle Foreste a Seul, in Repubblica di Corea. L’evento ha visto la presentazione del Collaborative Partnership on Forests (CPF), presieduto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO).
“Questo premio celebra l’energia e la dedizione di Cécile Ndjebet nel corso di tre decenni nella promozione dei diritti delle donne alla terra e alle foreste. Lei ha dimostrato attivamente che la partecipazione delle donne alla governance e alla conservazione delle foreste è fondamentale per raggiungere una gestione sostenibile delle foreste“, ha detto il Vice Direttore Generale della FAO e Presidente del CPF Maria Helena Semedo.
A sostegno della parità di genere in Camerun, sulle orme di Wangari Maathai
In molte comunità camerunesi alle donne è vietato il diritto di possedere terreni forestali. Non possono ereditarli nemmeno se il marito muore, né hanno la possibilità di piantare alberi, anche se su terreni degradati. Questo, in un contesto in cui il 70% delle donne vive in aree rurali, e deriva il proprio sostentamento dalla raccolta dei prodotti delle foreste.
Ndjebet si batte perché le donne possano avere uguali diritti sui terreni e sulle risorse forestali. Nel 2009 ha co-fondato l’African Women’s Network for Community Management of Forests, organizzazione che adesso conta 20 paesi membri in tutta l’Africa. Si è affermata come voce di spicco sul riconoscimento di una parità globale di genere nella gestione delle foreste.
“Gli uomini generalmente riconoscono il grande ruolo che le donne svolgono nel migliorare il tenore di vita delle famiglie,” ha dichiarato Ndjebet . “Ma è importante per loro anche concordare sul fatto che per le donne di continuare a svolgere questo ruolo hanno bisogno di un accesso sicuro alla terra e alle foreste”.
È anche grazie a Ndjebet che c’è stata l’attuazione della legge forestale in Camerun. Con lei si è stabilito un nuovo approccio alla silvicoltura comunitaria e sotto la sua spinta sono stati eseguiti molti interventi di riconversione di foreste degradate. Nel 2001 ha fondato Camerun Ecology (Cam-Eco), una rete che di informazione, supporto e formazione alle donne sulla sostenibilità, la conservazione e il restauro delle foreste.
Il Wangari Maathai Forest Champions’ Award
Il premio è stato istituito nel 2012 dal Collaborative Partnership on Forests ed è dedicato alla memoria dell’attivista ambientalista Premio Nobel per la Pace Wangari Maathai. Il CPF comprende 15 organizzazioni internazionali impegnate nella promozione della gestione sostenibile delle foreste. Tra le attività promosse, c’è appunto questo riconoscimento, dedicato alle persone che si impegnano nella preservazione, nel ripristino e nella gestione sostenibile delle risorse forestali.
La stessa Cécile Ndjebet nel 2009 aveva incontrato Maathai. Proprio da lei aveva ricevuto supporto e incoraggiamento per continuare il suo lavoro di sostegno alle donne che piantano alberi. Le vincitrici delle passate edizioni sono la leader del movimento forestale della comunità nepalese Narayan Kaji Shrestha (2012), l’attivista ambientale messicana Martha Isabel Ruiz Corzo (2014), l’attivista forestale ugandese Gertrude Kabusimbi Kenyangi (2015), l’attivista forestale brasiliana Maria Margarida Ribeiro da Silva (2017) e l’attivista forestale burundese Léonidas Nzigiyimpa (2019).