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I Cavalieri dell’Apocalisse emergono dal Tamigi contro le fossili

L’artista britannico Jason deCaires Taylor ha collocato la sua nuova opera sulle rive del fiume nei pressi della Houses of Parliament, promemoria per i politici londinesi del problema del climate change

I Cavalieri dell’Apocalisse emergono dal Tamigi contro le fossili

 

(Rinnovabili.it) – Spuntano dalle acque del Tamigi con la bassa marea a promemoria costante per i londinesi (e non solo) di quello che le nostre scelte energetiche scellerate stanno comportando per il pianeta. Sono i quattro cavalieri dell’Apocalisse, come li ha ribattezzati qualcuno, creati da Jason deCaires Taylor. L’artista britannico, noto ai più per la creazione del primo museo sottomarino del mondo a Cancun, ha collocato la sua nuova opera sulle rive del fiume nei pressi della Houses of Parliament, ben visibile ogni giorno a a quegli stessi politici a cui sono affidate le scelte energetico–climatiche del Paese.

Con l’alta marea, è a malapena visibile. Ma, appena il livello dell’acqua scende, la scultura – intitolata The Rising Tide – lentamente emerge: quattro cavalli a grandezza naturale con i musi simili a delle trivelle petrolifere, come simbolo delle origini dell’industrializzazione, e ognuno con il suo cavaliere dallo sguardo noncurante sulla groppa.

 

I Cavalieri dell’Apocalisse emergono dal Tamigi contro le fossili

 

“Sono molto preoccupato degli effetti associati al cambiamento climatico e dello stato di pericolo in cui si trovano i nostri mari in questo momento”, ha spiegato Taylor. Ecco perché il messaggio affidato ai quattro cavalieri “sottomarini” suona come un avvertimento nei confronti del futuro che ci stiamo creando. Secondo Taylor, l’arte ha oggi un ruolo fondamentale nella discussione intorno a temi come il cambiamento climatico, ed è uno strumento fondamentale per convincere la gente a impegnarsi emotivamente contro i problemi, al di là di sterili numeri e statistiche.

 

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Negli ultimi dieci anni il lavoro di Taylor è stato principalmente ispirato dalla voglia di combattere il cambiamento climatico, ed ha portato alla realizzazione di una serie di originali musei subacquei, tutti esclusivamente progettati per attirare l’attenzione sulla fragilità degli ecosistemi marini.

L’opera, che è stata commissionata nell’ambito del festival di Totally, rimarrà sulle rive londinesi per almeno un mese.