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Canottaggio, i Mondiale Under 23 accettano la sfida della sostenibilità

Il Comitato organizzatore si è affidato alla ICIM, Ente di Certificazione internazionale, per ottenere il riconoscimento ISO 20121

Canottaggio, i Mondiale Under 23 accettano la sfida della sostenibilità

 

E’ stato presentato il 18 luglio, presso il Nuovo Palazzo Lombardia di Milano, il Mondiale Under 23 di Canottaggio che si terrà dal 23 al 27 luglio sul lago di Varese, alla presenza delle massime autorità civili della regione (il governatore Maroni e l’assessore allo sport Antonio Rossi, il sindaco di Varese Attilio Fontana) e sportive (il presidente della Federazione Giuseppe Abbagnale). Ma anche se la politica locale non ha mancato di mostrare massicciamente il proprio appoggio, non si può fare a meno di rilevare che le dimissioni, improvvise, qualche giorno fa del presidente del Comitato Organizzatore, Dario Galli, ha sicuramente aperto una crepa nei confronti del Governo. Nelle sue dichiarazioni, infatti, Galli, ha detto: «In relazione alla distruzione delle Province operata dal governo Renzi e nella consueta logica che ho sempre seguito nei miei differenti passaggi amministrativi, è bene per il Comitato Organizzatore che la presidenza sia ricoperta da un’istituzione che abbia certezza del prossimo futuro. Cosa che non è più garantita alla Provincia di Varese. Avendo completato l’organizzazione dei prossimi Mondiali Under 23 di Canottaggio e avendo verificato e assicurato la totale copertura economica degli stessi, è bene che ora ci sia un passaggio formale e una nuova presidenza che possa ragionevolmente durare nel tempo.»

 

Mettendo da parte questi aspetti che risultano per certi versi marginali nella logica di un evento sportivo (solo in parte, però), vale la pena ricordare che quelli di Varese sono rappresentano uno spartiacque (si spera) per le attività organizzative in Italia. Dopo tante parole vuote e molte dichiarazioni di principio, infatti, ci sembra che finalmente un Comitato organizzatore ha deciso di affrontare il problema di un evento “a basso impatto” in modo serio.
Cominciamo con il ricordare che, in base a quanto indicato dalla federazione internazionale, saranno presenti circa 800 atleti, in rappresentanza di 51 nazioni. Sul lago di Varese scenderanno in acqua 309 imbarcazioni. La nazionale con più atleti iscritti è l’Italia con 69 canottieri, la seconda è la Germania con 68 atleti e la terza è l’America con 59 iscritti. Nei giorni salienti del Mondiale sono attese alla Schiranna di Varese circa 10.000 persone tra atleti, membri delle federazioni, famigliari, amici, tifosi e turisti. Il campo di gara copre un’area complessiva di 100.000 metri quadrati dei quali 40.000 sono dedicati agli atleti e 30.000 agli spettatori che avranno a disposizione 1.700 posti a sedere.

 

Numeri che, per quanto importanti, non rappresentano certo un limite estremo per manifestazioni sportive. Nonostante questo il Comitato organizzatore si è affidato alla ICIM, Ente di Certificazione internazionale, per ottenere il riconoscimento ISO 20121, standard per quanto riguarda gli eventi sportivi realizzato in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012.
Siamo orgogliosi di aver certificato i Mondiali Under 23 di Canottaggio 2014 quale evento sostenibile – ha dichiarato Gaetano Trizio, amministratore delegato di ICIM, consegnando oggi il certificato – perché si tratta di un evento particolarmente complesso… Dobbiamo complimentarci con il Comitato Organizzatore per la capacità di cogliere le opportunità che questa norma offre nell’essere creativi nella soluzione delle inevitabili criticità. Ha agito con grande consapevolezza e attenzione nel pieno rispetto ambientale di un’area protetta come quella delle acque del lago e del suo parco… La certificazione di questi Mondiali verrà replicata per gli appuntamenti di Coppa del Mondo del 2015 e 2016 e si pone da oggi come benchmark per la sostenibilità degli eventi nel nostro Paese: l’evento di Varese anticipa e introduce il tema della sostenibilità che sarà protagonista di Expo 2015”.

 

La Sostenibilità è dunque la modalità con cui il Comitato Organizzatore ha deciso di condurre le proprie attività per la pianificazione dei Mondiali Under 23 nel rispetto dei principi finanziari, economici, sociali e della salvaguardia dell’ambiente. In particolare l’impegno del Comitato Organizzatore è stato rivolto a:
ridurre i costi di gestione dell’evento;
proteggere le condizioni di salute e sicurezza di atleti, volontari e spettatori durante l’evento;
consentire l’accesso ad atleti provenienti da paesi in stato di disagio politico economico favorendo azioni di “charity” in applicazione del Development Programme di FISA;
riconoscere l’importanza del patrimonio e del valore culturale e sociale del territorio della provincia di Varese interagendo con la Comunità per favorire rapporti di collaborazione e ottenere un impatto positivo sia in termini sociali che economici. Per questo motivo nei giorni scorsi si è tenuta una specifica presentazione delle aziende sponsor locali coinvolte nell’evento, dando evidenza allo sforzo economico sostenuto;

preservare gli habitat della flora e della fauna e della bio-diversità del lago di Varese sensibilizzando le parti interessate in termini di gestione di energia e acqua, emissioni, rifiuti e inquinanti, trasporti e uso di materiali riciclati e riciclabili.

 

Gli organizzatori hanno assicurato di essere il primo evento remiero al mondo ad essersi posto questi obiettivi (e, stando a quanto dichiarato) ad averlo anche raggiunto. Per quella che è la nostra conoscenza del mondo sportivo, possiamo dire che forse è uno dei pochi anche fuori dall’ambito prettamente remiero; sicuramente il primo in Italia. Un merito questo, che vale la pena sottolineare e che ci auguriamo premi questi Mondiali, dal punto di vista del ritorno mediatico, al punto da convincere anche altri sport (ed organizzatori) a muoversi sulla stessa lunghezza d’onda.

@Antonio_Ungaro