(Rinnovabili.it) – La riunione dei Presidenti del Comitato per la Protezione dell’Ambiente e della Commissione dell’Amministrazione dello Stato e delle Autorità Locale che si sta svolgendo presso il Parlamento nazionale della Lituania (Seimas) si sta concentrando sull’importanza delle strategie comunitarie macro-regionali, sullo sviluppo, sulle prospettive e sulla dimensione della protezione ambientale.
Loreta Graužinienė, Presidente del Seimas, ha accolto i partecipanti della manifestazione sottolineando come le esigenze di tutela ambientale dell’UE siano al momento tra le più severe al mondo. Riportando i risultati della EUSBSR, la Eu Strategy for the Baltic Sea Region, la Graužinienė ha dichiarato “Attualmente sono stati attuati in conformità con la EUSBSR almeno 100 differenti progetti e 150 rientrano nella Strategia per la Regione del Danubio, insieme a circa 400 progetti del valore di 49 miliardi di euro che sono al momento sotto esame”.
Algimantas Salamakinas, presidente della commissione Seimas per la protezione dell’ambiente e della manifestazione, ha sottolineato che la EUSBSR è stata la prima strategia macroregionale dell’UE volta ad affrontare i problemi della regione del Mar Baltico e a coordinare le attività dei paesi della regione, sintomo di una importante presa di coscienza relativa all’importanza della salvaguardia ambientale.
All’evento ha preso parte anche il Commissario per l’Azione Climatica Connie Hedegaard, certa dell’importanza di inserire le politiche climatiche all’interno delle strategie di sviluppo regionale, visto che il clima sta ormai da tempo subendo variazioni senza precendenti. Tali sfide, ha sottolineato la Hedegaard, potrebbero aiutare a risolvere le problematiche relative all’innalzamento della temperatura globale. “Le strategie macroregionali sono un mezzo utile per gli Stati membri dell’UE per combattere il cambiamento climatico”, ha affermato il Commissario ricordando il ruolo fondamentale delle politiche di lotta al cambiamento climatico e di sostegno soprattutto nelle regioni più fragili e più povere.