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Calore della terra: conoscere per capire e condividerne l’uso

(Rinnovabili.it) – Si è conclusa ieri Piancastagnaio, in provincia di Siena, la due gironi tutta dedicata al calore della terra e alle sue potenzialità. Prima attraverso un convegno d’alto livello poi tramite un workshop focalizzato sul progetto europeo GEO-DH, sono state analizzate le nuove frontiere di questa tecnologia  fornendo un’occasione preziosa per raccogliere insieme conoscenze scientifiche e tecnologiche a riguardo.

A partire dalla realtà toscana, passando per i nuovi obiettivi energetici italiani, fino alle potenzialità europee e le soluzioni impiantistiche di oggi, il convegno internazionale “Il calore della terra: conoscere per capire e condividerne l’uso” ha portato allo stesso tavolo esperti di livello internazionale con l’obiettivo di confrontarsi sul tema. Sergio Chiacchella, direttore Generale del Co.Svi.G. – il Consorzio Sviluppo Aree geotermiche e organizzatore dell’evento – ha tracciato le conclusioni della giornata di studi con viva soddisfazione. “La geotermia è una risorsa strategica nel quadro della programmazione energetica in tutti gli ambiti territoriali, con questa iniziativa CoSviG ha voluto offrire un contributo agli operatori di settore e agli amministratori perché l’utilizzo della risorsa possa avvenire in un quadro di sostenibilità a livello locale”.

 

Una delle  prove che ciò è possibile è il progetto europeo Geo-Dh (Geothermal District Heatin), protagonista  del workshop di ieri.  Geo-Dh nasce con l’obiettivo di superare le barriere amministrative e finanziarie che ostacolano lo sviluppo dei teleriscaldamenti geotermici. A raccogliere la sfida dettata da questa applicazione i sindaci del comprensorio geotermico che già l’hanno realizzata, come Santa Fiora, o che la stanno realizzando come Montieri. “Il problema per i nostri centri storici per la realizzazione delle reti di teleriscaldamento geotermico, rispetto alle grandi città di pianura – ha detto Renzo Verdi, Sindaco di Santa Fiora è quello dei costi di progettazione e di esecuzione prima e poi di gestione. Perché sono modeste le utenze su un territorio esteso e caratterizzato da edifici storici nei borghi, a fronte però di una grande soddisfazione degli utenti. Si tratta quindi di mettere a tema come superare questi problemi”.

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