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Premiata Buendia, l’attivista che sfida i mostri idroelettrici del Perù

Premiata Buendia, l’attivista che sfida i mostri idroelettrici del Perù

 

(Rinnovabili.it) – Ai più, forse, il nome di Ruth Buendia non dirà nulla, ma al popolo degli Ashaninka, uno dei gruppi etnici più numerosi della regione amazzonica peruviana,  e allo stesso governo di Lima, il nome è bene noto. Buendia, leader degli Ashaninka, si sta battendo in prima linea contro la realizzazione di mega dighe idroelettriche sui fiumi peruviani, portando a casa una vittoria sul suo popolo e sull’ambiente. Ed è proprio per l’impegno profuso da questa giovane attivista che la statunitense Goldman Environmental Foundation le ha voluto assegnare, ieri a San Francisco, il “Nobel per l’Ambiente” e un premio di 175mila dollari.

 

Buendia è riuscita a far bloccare il progetto idroelettrico di Paquitzapango, una delle cinque mega dighe programmate  dall’accordo tra Brasile e Perù e destinato a fornire un potenza  di produzione elettrica di 7,2 GW. Peccato che per farlo, il progetto avrebbe dovuto inondare la terra degli Ashaninka, costringendo allo spostamento forzato tra le 8.000 e le 10.000 persone. In realtà il governo brasiliano approvò il progetto, senza informare le comunità Ashaninka interessate, violando di fatto la legge internazionale sui diritti degli indigeni che lo stesso Perù aveva firmato. Buendia si è impegnata a  portare la questione ai tribunali locali e internazionali, fino a convincere Lima a sospendere (almeno per ora) i lavori.

 

La Goldman Environmental Foundation ha premiato anche altre sei attivisti internazionali, tra cui: per l’India Ramesh Agrawal, è riuscito a coordinare gli abitanti di un villaggio contro una miniera di carbone nello stato di Chhattisgarh; per la Russia Suren Gazaryan, per aver difeso le aree minacciate dai lavori per i giochi di Sochi; per gli Stati Uniti Helen Slottje, avvocato che ha lottato contro il fracking nello Stato di New York.

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